GARDALAND HALF MARATHON
Giuliano:
"Avventura di fine anno per gli instancabili Delfini alla prima edizione della maratonina di Gardaland. Splendido percorso "spaccagambe" ricavato sulle incantevoli colline attorno a Peschiera con un primo passaggio dentro Gardaland per poi transitare sul lungolago e ritorno dentro il parco giochi per il taglio finale del traguardo.
Giornata umida (dicesi "sguasso") ma con un freddo sopportabile e fortunatamente non piovve come imposto dalle ultime giornate.
Concernente l'Organizzazione,note dolenti riguardanti i soliti miseri ristori in particolare quello finale con scorte presto terminate,okappa per la maglia tecnica Asics.Ma soprattutto la mega coda d'auto formatasi nei circa 2Km dalla zona ritiro pettorale ai parcheggi siti vicino la zona partenza che c'han fatto arrivare alla gabbia di start 5 minuti prima della partenza tanto che c'è stato chi non è riuscito a partire.
Ma siccome sotto Natale siamo tutti più buoni,perdoniamo l'Organizzazione consci che la prima edizione insegna...
Da segnalare: a "SuperClaudia" è piaciuta tantissimo la location tantochè dice che un triathlon sul lago di Garda gli garberebbe,gli fo presente che a Giugno ha domato Bardolino...non aveva riconosciuto il lago! D'altronde peculiarità del Garda,da che prospettiva lo ammiri,cambia morfologia."
"Avventura di fine anno per gli instancabili Delfini alla prima edizione della maratonina di Gardaland. Splendido percorso "spaccagambe" ricavato sulle incantevoli colline attorno a Peschiera con un primo passaggio dentro Gardaland per poi transitare sul lungolago e ritorno dentro il parco giochi per il taglio finale del traguardo.
Giornata umida (dicesi "sguasso") ma con un freddo sopportabile e fortunatamente non piovve come imposto dalle ultime giornate.
Concernente l'Organizzazione,note dolenti riguardanti i soliti miseri ristori in particolare quello finale con scorte presto terminate,okappa per la maglia tecnica Asics.Ma soprattutto la mega coda d'auto formatasi nei circa 2Km dalla zona ritiro pettorale ai parcheggi siti vicino la zona partenza che c'han fatto arrivare alla gabbia di start 5 minuti prima della partenza tanto che c'è stato chi non è riuscito a partire.
Ma siccome sotto Natale siamo tutti più buoni,perdoniamo l'Organizzazione consci che la prima edizione insegna...
Da segnalare: a "SuperClaudia" è piaciuta tantissimo la location tantochè dice che un triathlon sul lago di Garda gli garberebbe,gli fo presente che a Giugno ha domato Bardolino...non aveva riconosciuto il lago! D'altronde peculiarità del Garda,da che prospettiva lo ammiri,cambia morfologia."
AUGURI!!
Felicitazioni ai neo coniugi Casson: a Matteo ed alla sua Federica gli auguri da tutti Noi di tagliare assieme tanti traguardi importanti nella vita, come nello sport.
Giovedì 9 Dicembre: Riunione Triathlon CHIOGGIA ore 21,00 sala Duomo Chioggia
Comunicazione del Presidente Lucio Zodiaco
1.ISCRIZIONE FITRI ANNO ACCADEMICO 2011 firma lista adesione ,versamento quota alla cena sociale.
2.GARA DI CHIOGGIA SETTEMBRE 2011
3.CENA SOCIALE AUGURI DI NATALE programma per venerdi' 17 Dicembre
4.GARA 70.3 WLACHESEE-AUSTRI bonifico entro 20.12.2011.
5.AFFILIAZIONE FIDAL
6.COMUNICAZIOMNE MEMBRI COMITATO ANNO 2011
7.NUOVA MODALITA' PAGAMENTO GARE iscrizione on line - pagamento on line o in fascia oraria prestabilita c/o Albiero Sport - Saldo sospesi
8.VARIE ED EVENTUALI
IL PRESIDENTE LUCIO ZODIACO
PS Per la cena sociale di Venerdì 17 Dicembre dare conferma entro venerdì 3 dicembre in piscina o a Paolo
1.ISCRIZIONE FITRI ANNO ACCADEMICO 2011 firma lista adesione ,versamento quota alla cena sociale.
2.GARA DI CHIOGGIA SETTEMBRE 2011
3.CENA SOCIALE AUGURI DI NATALE programma per venerdi' 17 Dicembre
4.GARA 70.3 WLACHESEE-AUSTRI bonifico entro 20.12.2011.
5.AFFILIAZIONE FIDAL
6.COMUNICAZIOMNE MEMBRI COMITATO ANNO 2011
7.NUOVA MODALITA' PAGAMENTO GARE iscrizione on line - pagamento on line o in fascia oraria prestabilita c/o Albiero Sport - Saldo sospesi
8.VARIE ED EVENTUALI
IL PRESIDENTE LUCIO ZODIACO
PS Per la cena sociale di Venerdì 17 Dicembre dare conferma entro venerdì 3 dicembre in piscina o a Paolo
70.3 Challenge Walchesee Austria 04.09.2011
Comunicazione a tutti i triatleti della Società
http://www.challenge-walchsee.at/index.php?id=164&L=3
135.00 EURO TASSA GARA E 25.00 EURO ASSICURAZIONE FACOLTATIVA.
CHI NON HA DATO ADESIONE DEVE DARLA ENTRO SABATO 6 NOVEMBRE.
PER CHI CI HA RIPENSATO IDEM.
LA PROSSIMA SETTIMANA ISCRIZIONI.
PARTENZA PRESUNTA VENERDI 02.09.2011 RITORNO LUNEDI' 05.09.2011
POSSIBILE ALBERGO 45.00 EURO MEZZA PENSIONE.
DOBBIAMO TROVARE SOLO AUTOBUS E AUTISTA.
1. AINZU MARCO
2. ALBIERO PAOLO
3. AMA' ALBERTO
4. BARONE FRANCESCO
5. BERGAMASCO ANDREA
6. BOSCOLO SABRINA
7. CARPANESE NICOLA
8. CASSON MATTEO
9. CAVALLARIN GIANNI
10. DE BEI MICHELE
11. DESTRO STEFANO
12. DORIA NICOLA
13. FONSATTI PIERGIORGIO
14. FRANZOSO PAOLO
15. GARDIN GIACOMO
16. GIBBIN DANIELE
17. GIBBIN MASSIMO
18. GIRALDO GABRIELE
19. GRIGUOLO LUCA
20. LAZZAROTTO SIMONETTA
21. LORENZETTI ALESSANDRA
22. OSTI ANTONELLA + Assicurazione
23. PADOAN NERIO
24. RAVAGNAN DARIO
25. SFRISO CLAUDIA
26. TOMMASIN MASSIMO
27. VANGELISTA ENRICO
28. VINCI ANNA
29. VINCI ANTONIO
30. VINCI MAURO
31. VINVI VITO
32. ZANELLATO RAFFAELE
33. ZENNARO ALBERTO + Assicurazione
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11° DUATHLON DI CONEGLIANO TRA COLLI E VIGNE 10/10/2010
Solitamente il Lido delle Nazioni rappresenta la chiusura dell'attività per quanto riguarda la stagione agonistica del triathlon, ma alcuni dei nostri atleti hanno deciso di continuare cimentandosi in questa particolare disciplina, il duathlon di Conegliano, giunto alla sua undicesima edizione.
Si dice sia una gara tosta, soprattutto per l’arduo percorso in mountain bike, ed il ritiro di Bergamasco, l’infortunio di Cavallarin, lo stanno a dimostrare. Solo la tenace Claudia (in barba al sesso debole) è riuscita a portare a termine la missione.
Triathlon Olimpico Lido delle Nazioni 02/10/2010
Coming soon...
Elbaman 2010 - 70.3 e Ironman 26/09/2010
"Un sogno chiamato ELBAMAN
Concludere una distanza Iroman è una meta che nella nostra mente alberga in sordina e riuscirci è il coronamento.
Non ci credevo fino allo starter dalla spiaggia di Marina di Campo e resterà nel mio cuore la data del 26 Settembre 2010 dove i mesi d'allenamento affrontati con disciplina ed umiltà si sono materializzati tagliando il traguardo finale dell'Elbaman. Il ricordo di partire col nuoto mentre albeggia, il duro ed interminabile percorso bike, per terminare la maratona col buio, gli incitamenti della gente comune, ma soprattutto dei miei Amici Delfini che terminato il loro 70.3 sono venuti a tifare per Juris e me.
Sono stato 15 ore con me stesso ascoltando ogni messaggio del mio corpo, la mente sempre lucida, assaporando ogni singolo minuto di questo triathlon estremo ed il paradosso è che queste ore mi sono anche passate veloci.
Ben ripagato lo sforzo di Aethalia Triathlon che offre l'unica possibilità in Italia di cimentarsi sull'Iron distance in una location da favola; ben organizzata l'accoglienza atleti del venerdì, veloci ed efficienti le pratiche del sabato (briefing, consegna bici, zona cambio...). Numerosi punti di ristoro la domenica, ma sentendo un po' di lamentele generali, soprattutto quando s'affronta 70.3 ed Iron, qualche cibo solido classico (pasta e panini) latitava. Personalmente, se avessi avuto del contante durante la gara (in particolare per la frazione bici) qualche tappa al bar l'avrei fatta e magari la maratona l'avrei affrontata un po' meglio, giacché oramai il mio corpo si rifiutava di ingerire barrette, gel e sali minerali: giusti e sacrosanti, ma nutrirsi mezza giornata de sta roba... La sera poi sui tratti bui ed ostici del percorso run, manco un Responsabile che giri in scooter a vigilare: più di qualche atleta andava in automatico ed appannato mentalmente. Qualcuno sul percorso ci vorrebbe sempre, dal primo all'ultimo triatleta!
Ho avuto l'onore di condividere la sublimazione di tagliare il traguardo con tutti i Delfini in trasferta all'Isola d'Elba. A tutti va il mio G R A Z I E.
Ma il Grazie va anche ai Delfini a casa che durante la preparazione m'avete sempre incoraggiato col Vostro affetto sincero.
A tutti, messo per iscritto, è dedicata la mia t-shirt celebrativa di Finisher, visionata ai presenti durante la conferenza stampa della sera sulla hall dell'hotel Barracuda (fa molto "nao" detto così, ma in verità ci stavamo "sfrondando" delle "guantiere" di sano affettato Elbano...), nonché alle mie 2 Girls.
Vivi complimenti per la grande performance al neo Delfino Juris e qual mio compagno di stanza: triatleta da tempone sul crono e persona di grande umiltà.
Un plauso di merito a tutti i Delfini/e cimentatisi sul 70.3, chi addirittura al debutto. Ancora grazie alle mogli, figli, morose/i, amanti in trasferta con Noi all'Elba a condividere questa grande gioia. Bye by Tritri"
Per scaricare le foto premereElbaman1 Elbaman2 Elbaman3
Ligerman 2010 26/09/2010
Waiting for report
TRIATHLON SPRINT SOTTOMARINA DI CHIOGGIA 2010 - 12 SETTEMBRE 2010
Grande successo per la Decima Edizione del Triathlon Sprint Sottomarina di Chioggia, quest'anno per l'occasione Campionato Italiano a squadre.
600 atleti provenienti dall'Italia e dall'estero hanno partecipato alla manifestazione che si è tenuta domenica 12 settembre sul litorale adriatico. Una giornata estiva ha accolto partecipanti e accompagnatori che hanno avuto la possibilità di apprezzare anche la bellezza della location con una zona cambio molto ampia e una zona ristoro con oltre 800 posti a sedere. La frazione in mare si è svolta in condizioni ottimali, con acqua ancora temperata e senza uso della muta. La frazione ciclistica consisteva in tre giri del lungomare, rigorosamente chiuso al traffico, e ha visto un folto pubblico assistere alla spettacolare bagarre. La corsa si è svolta lungo la pista ciclabile che costeggia la spiaggia, con l'arrivo nel centro del lungomare. Alla fine trionfa nella classifica maschile lo slovacco Pavel Simko che precede di pochi secondi l'argentino LucianoTaccone e l'australiano Josh Mchugh. Tra le donne si afferma Daniela Chmet davanti a Mateja Simic e Pamela Geijo. Grande soddisfazione da parte degli atleti per l'organizzazione e il percorso particolarmente spettacolare. Numerosa la partecipazione dall'estero quest'anno, con atleti elite provenienti anche dalla lontana Australia. Un ringraziamento in particolare a tutti i volontari che ogni anno aiutano l'organizzazione e a tutti gli sponsor che anche questa volta hanno generosamente sostenuto la manifestazione.
"Una voce dietro le quinte.
Organizzare una manifestazione come il Triathlon non è affatto semplice e ci si rende conto ancor di più quando si ha l’onore di far parte dello staff.
Non oso immaginare quante ore insonni avrà trascorso Lucio tra fax, mail, bonifici e iscrizioni (spesso errate) da smistare, e la Pepe chissà quanto avrà corso per far sì che non manchi nulla, per non parlare dell’inesauribile Paolo, onnipresente e capace di superare ogni ostacolo grazie a quell’entusiasmo che lo contraddistingue (rivelatosi tra l’altro un ottimo speaker), e Antonella brava amministratrice tuttofare nonostante i pesanti impegni lavorativi, e che dire di Davide mai assente seppur il suo lavoro lo obblighi ad alzarsi molto prima che sorga il sole, l’ilarità di Mauro che ha reso meno noiose le serate a preparare centinaia di pacchi gara..
E poi vengono tutti gli altri, briciole al confronto, ma pedine comunque fondamentali.
Mi balza alla mente Dario che ad un certo punto ha cominciato a dare i numeri da tanti ne aveva visti passare (sicuramente se li è sognati anche di notte), la faccia stravolta di Luca che di veder bici andargli su è giù non ne poteva più, e Destro degno responsabile della zona a mare, lui che odia così tanto rimanere sotto il sole cocente..
Bisogna essere orgogliosi di ciò che si è fatto e dovrebbero esserlo anche quei musi lunghi che a fatica hanno dovuto rinunciare a fare la gara, poiché e molto più facile gareggiare che permettere agli altri di farlo. E’ stata dura, ma ne è valsa sicuramente la pena; peccato per chi non c’era, si sono persi una gran bella lezione di vita.
Complimenti a tutti i Delfini che hanno avuto il privilegio di gareggiare, ma complimenti soprattutto a tutti coloro che hanno permesso che tutto ciò avvenga.
Ora non gongoliamoci sugli allori, perché nonostante la manifestazione sia stata un successo (e non poteva essere altrimenti), c’è ancora tanto da migliorare.
Al prossimo anno. Alessandra"
Antonella: "Sono passati solo pochi giorni, ma ancora mi capita di ritrovarmi come incantata a rivedere un fiume di immagini flash che scorrono velocissime nella testa.
Se chiudete gli occhi forse le vedrete anche voi …
Tutti i ricordi si affollano in un alone solare, luminoso, caldo e afoso ma elettrizzante di colori che sfrecciano veloci… e visi, corpi, striscioni che sventolano, gente che corre, uomini e donne in lotta contro il loro limite, ma anche le onde che spazzano ignare l’arenile… e gli applausi, i nomi urlati ad incitare, il fruscìo delle bici in scia che ti sfiorano e certa gente che non capisce, mentre tanti altri che felici di esserci ti ringraziano con un sorriso… e gli sguardi complici di intesa tra di noi e fiato sospeso fino all’ultimo…. e infine il sollievo del tramonto sulla zona cambio già smontata.
E’ andata ! Ce l’abbiamo messa tutta! Soprattutto c’abbiamo messo il cuore!
E si sa, la stanchezza passa, il cuore resta!
Un grazie sincero a tutti quelli che hanno voluto esserci!
Paolo: "10° Anno, dieci anni di soddisfazioni coronate quest'anno dalla stretta collaborazione della squadra dei delfini, occasione e appuntamento che al di la' della gara ha confermato delle amicizie importanti, ha consolidato i rapporti tra di noi, mi ha fatto scoprire con grande ammirazione che ho vicino una squadra, oltre che di atleti, seri e determinati, degli amici pronti ad aiutarmi ......senza di voi quest'anno non ce l'avrei fatta.
Credo che la squadra sia in gara e fuori dalla gara, ci sono tutti i presupposti per creare un gruppo forte, deciso e determinato, a crescere, sacrificarsi e gareggiare al meglio.
Io sono contento che questa esperienza abbia fatto capire a tutti che dietro un grande sacrificio e rinuncia c'e sempre una grande soddisfazione....
Cari tri la collaborazione di quest'anno deve rinforzare e migliorare la nostra gara; so che riusciremo a dare sempre di piu'.
Chissa' che non diventi un triathlon olimpico.....?!?!?
Lo dico continuamente....,,,,,,,,,,,,SIAMO SEMPRE I MIGLIORI!!!!!!!!"
Classifica Maschile
Classifica Femminile
600 atleti provenienti dall'Italia e dall'estero hanno partecipato alla manifestazione che si è tenuta domenica 12 settembre sul litorale adriatico. Una giornata estiva ha accolto partecipanti e accompagnatori che hanno avuto la possibilità di apprezzare anche la bellezza della location con una zona cambio molto ampia e una zona ristoro con oltre 800 posti a sedere. La frazione in mare si è svolta in condizioni ottimali, con acqua ancora temperata e senza uso della muta. La frazione ciclistica consisteva in tre giri del lungomare, rigorosamente chiuso al traffico, e ha visto un folto pubblico assistere alla spettacolare bagarre. La corsa si è svolta lungo la pista ciclabile che costeggia la spiaggia, con l'arrivo nel centro del lungomare. Alla fine trionfa nella classifica maschile lo slovacco Pavel Simko che precede di pochi secondi l'argentino LucianoTaccone e l'australiano Josh Mchugh. Tra le donne si afferma Daniela Chmet davanti a Mateja Simic e Pamela Geijo. Grande soddisfazione da parte degli atleti per l'organizzazione e il percorso particolarmente spettacolare. Numerosa la partecipazione dall'estero quest'anno, con atleti elite provenienti anche dalla lontana Australia. Un ringraziamento in particolare a tutti i volontari che ogni anno aiutano l'organizzazione e a tutti gli sponsor che anche questa volta hanno generosamente sostenuto la manifestazione.
"Una voce dietro le quinte.
Organizzare una manifestazione come il Triathlon non è affatto semplice e ci si rende conto ancor di più quando si ha l’onore di far parte dello staff.
Non oso immaginare quante ore insonni avrà trascorso Lucio tra fax, mail, bonifici e iscrizioni (spesso errate) da smistare, e la Pepe chissà quanto avrà corso per far sì che non manchi nulla, per non parlare dell’inesauribile Paolo, onnipresente e capace di superare ogni ostacolo grazie a quell’entusiasmo che lo contraddistingue (rivelatosi tra l’altro un ottimo speaker), e Antonella brava amministratrice tuttofare nonostante i pesanti impegni lavorativi, e che dire di Davide mai assente seppur il suo lavoro lo obblighi ad alzarsi molto prima che sorga il sole, l’ilarità di Mauro che ha reso meno noiose le serate a preparare centinaia di pacchi gara..
E poi vengono tutti gli altri, briciole al confronto, ma pedine comunque fondamentali.
Mi balza alla mente Dario che ad un certo punto ha cominciato a dare i numeri da tanti ne aveva visti passare (sicuramente se li è sognati anche di notte), la faccia stravolta di Luca che di veder bici andargli su è giù non ne poteva più, e Destro degno responsabile della zona a mare, lui che odia così tanto rimanere sotto il sole cocente..
Bisogna essere orgogliosi di ciò che si è fatto e dovrebbero esserlo anche quei musi lunghi che a fatica hanno dovuto rinunciare a fare la gara, poiché e molto più facile gareggiare che permettere agli altri di farlo. E’ stata dura, ma ne è valsa sicuramente la pena; peccato per chi non c’era, si sono persi una gran bella lezione di vita.
Complimenti a tutti i Delfini che hanno avuto il privilegio di gareggiare, ma complimenti soprattutto a tutti coloro che hanno permesso che tutto ciò avvenga.
Ora non gongoliamoci sugli allori, perché nonostante la manifestazione sia stata un successo (e non poteva essere altrimenti), c’è ancora tanto da migliorare.
Al prossimo anno. Alessandra"
Antonella: "Sono passati solo pochi giorni, ma ancora mi capita di ritrovarmi come incantata a rivedere un fiume di immagini flash che scorrono velocissime nella testa.
Se chiudete gli occhi forse le vedrete anche voi …
Tutti i ricordi si affollano in un alone solare, luminoso, caldo e afoso ma elettrizzante di colori che sfrecciano veloci… e visi, corpi, striscioni che sventolano, gente che corre, uomini e donne in lotta contro il loro limite, ma anche le onde che spazzano ignare l’arenile… e gli applausi, i nomi urlati ad incitare, il fruscìo delle bici in scia che ti sfiorano e certa gente che non capisce, mentre tanti altri che felici di esserci ti ringraziano con un sorriso… e gli sguardi complici di intesa tra di noi e fiato sospeso fino all’ultimo…. e infine il sollievo del tramonto sulla zona cambio già smontata.
E’ andata ! Ce l’abbiamo messa tutta! Soprattutto c’abbiamo messo il cuore!
E si sa, la stanchezza passa, il cuore resta!
Un grazie sincero a tutti quelli che hanno voluto esserci!
Paolo: "10° Anno, dieci anni di soddisfazioni coronate quest'anno dalla stretta collaborazione della squadra dei delfini, occasione e appuntamento che al di la' della gara ha confermato delle amicizie importanti, ha consolidato i rapporti tra di noi, mi ha fatto scoprire con grande ammirazione che ho vicino una squadra, oltre che di atleti, seri e determinati, degli amici pronti ad aiutarmi ......senza di voi quest'anno non ce l'avrei fatta.
Credo che la squadra sia in gara e fuori dalla gara, ci sono tutti i presupposti per creare un gruppo forte, deciso e determinato, a crescere, sacrificarsi e gareggiare al meglio.
Io sono contento che questa esperienza abbia fatto capire a tutti che dietro un grande sacrificio e rinuncia c'e sempre una grande soddisfazione....
Cari tri la collaborazione di quest'anno deve rinforzare e migliorare la nostra gara; so che riusciremo a dare sempre di piu'.
Chissa' che non diventi un triathlon olimpico.....?!?!?
Lo dico continuamente....,,,,,,,,,,,,SIAMO SEMPRE I MIGLIORI!!!!!!!!"
Classifica Maschile
Classifica Femminile
Sarnico 2010 - Triathlon Olimpico NO DRAFT 29/08/2010
COMOLAKEMAN Campionato Italiano Triathlon Lungo 21/08/2010
Complimenti al neo Delfino Juris Rossi: prestazione superlativa
"Sveglia alle ore 4:00 A.M.. Colazione e via in zona cambio. Il clima è teso, sarà per il buio, sarà per il casino creato dagli organizzatori e dai giudici per la “questione sacchetti” della zona cambio, per la quale nessuno ci capisce nulla. Presto la vasellina a Matteo Annovazzi e gli dico “guarda che se vinci è per merito della mia vasellina!”, ci facciamo una gran risata e una foto ricordo insieme (non a caso ha vinto proprio lui…). Alle 6 ci fanno entrare in acqua… quanto buio, quanto freddo. Per fortuna ci fanno partire subito dopo. Io nuoto con tranquillità, fuori dalla bolgia, cerco di andare via sciolto, e penso che l’importante è non creare acido lattico da portarsi in giro in bici e a piedi, tanto so che il nuoto è la mia frazione più debole, tanto vale non affannarsi tanto. Esco dall’acqua e parto in bici, il percorso è duro, nervoso, un continuo saliscendi e il manto stradale è in alcuni tratti pessimo. Cerco di andare via con rapporti agili per salvarmi la gamba per la frazione di corsa, per non commettere l’errore fatto ad Idro quando ho forzato troppo in bici, e a piedi le gambe erano di marmo di Carrara. Tutto fila liscio finchè alla fine di una discesa al 30 km prendo una buca tremenda a 70 Km/h, non cado per miracolo ma perdo il kit foratura…! Devo fermarmi, l’arrivo è troppo lontano. Perdo circa un minuto e riparto. Vado avanti in progressione finchè arrivo alla salita del Ghisallo al km 100 e decido di provare la gamba, tanto ormai la frazione di bici è quasi finita. Vado su bene e mi butto giù in discesa a tutta, con la testa già nella frazione di corsa, ma a metà discesa l’organizzazione mi fa fermare perché è successo un incidente e la strada è chiusa (una moto dell’organizzazione è caduta, arriva l’ambulanza e carica la persona ferita). Riparto sconsolato perché ho perso altri 3 minuti circa. Arrivo in zona cambio pieno di rabbia e parto per la frazione di corsa, anche questa dura da morire, un continuo di saliscendi, sterrato, scalini e curve a gomito. Comunque mi sento bene e l’istinto mi porterebbe a correre di slancio anche per recuperare il tempo perso, però non voglio forzare perché 30 km a piedi sono tanti. Faccio i primi 15 km (due giri) con il freno a mano tirato al ritmo di 4:35 min/Km, a quel punto decido che è il momento di provare ad accelerare. Corro il terzo giro a un ritmo di 4:15 min/km. Finito il terzo giro decido di dare un ulteriore variazione e mi porto ad un ritmo intorno a 4 min/km, sto bene e alla fine vado in progressione arrivando a correre a 3:40 min/km. Taglio il traguardo con tanta felicità e alzo le mani al cielo per avercela fatta in 7h e 13 min. Mi dicono che sono arrivato 24° assoluto e con gioia vado a farmi la doccia in albergo. Torno in zona cambio per prendere la bici e il materiale, mangio qualcosa ed intanto iniziano le premiazioni, e con mio stupore e sorpresa mi chiamano sul palco per premiarmi come 3° di categoria S4. Addirittura mi dicono che il secondo di categoria è arrivato prima di me per soli 40 secondi, e allora ripenso ai due stop in bici che mi hanno fatto perdere circa 4 minuti. Comunque è stato tutto bellissimo, e la gioia più grande è quella di sapere che la condizione sta migliorando dopo il brutto infortunio di questo inverno. "
KAISER ZONCOLAN 19/08/2010
Stavolta non gare, ma può una seduta d'allenamento rimanere particolarmente impressa?
Oggi col Barone e gli "ospiti fissi" Macinator Fabrizio, Emanuele Grimpeur, nonchè Daniele Vianello e Lorenzo abbiamo effettuato un giro-bike in Carnia (Friuli) con sul finale prevista la scalata del Monte Zoncolan, la salita più dura d'Europa.
70 Km a ritmo blando ma col finale dello Zoncolan a chiederti dazio. Abbiamo battezzato scherzosamente questa spedizione "Amico Zonky", ma già dai primi metri di rampa ci rendiamo conto che a questa montagna bisogna dare del Lei. Ad Ovaro -Ud- si va per la salita più ostica (invece più "facile" da Sutrio), in numeri: 10,5 Km di salita partendo dai 530m s.l.m. per arrivare in vetta a 1730m con un dislivello di 1200m caratterizzati da una pendenza media dell'11,9% toccando pendenze massime del 22%!
Lo Zoncolan ti chiede tutto, non fa sconti. Se le gambe cedono, è la disfatta. E non deve cedere neanche la testa per restare concentrato mentalmente nella sfida lanciata a Lui. Mai affrontato rampe così inclinate e lunghe, un esempio: il terribile strappone di 200m degli scorsi Sprint di Revine-Tarzo ma moltiplicato per 50 volte di fila...
Comunque la vetta è conquistata ed in un arrivo al di là dei cronotempi, lo Zoncolan rispetta le gerarchie: Emanuele, Macinator, Lorenzo (i ciclisti puri), Tritri, Daniele ed il coriaceo Barone. Una seduta d'allenamento sui generis ed abbiamo capito sul campo perchè lo Zoncolan viene chiamato anche il "Kaiser" ma soprattutto il "Mostro"...
Bye by Tritri
"Quattro passi" tra amici 11/08/2010
4 passi "extreme edition" questo è quello che mercoledì 7 amici hanno affrontato nelle nostre Dolomiti. Non erano sufficienti i colli Euganei e allora: Fedaia, Passo Sella, Passo Gardena e Passo Val Parola!!
E' stato durissimo, ma il giro panoramico ha ripagato la fatica!
Che dire, il Fedaia si fa sentire subito, Sella e Gardena si fanno prudenti, ma quando arriva il Val Parola si dà fondo a tutte le energie. Paesaggi incantevoli che ti fanno ricordare che l'Italia è un paese fantastico... e un pò di pioggia alla fine per ricordarti che è ora di tornare!!
Triathlon Olimpico - Campionati Italiani TARZO 07/08/2010
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Ironman Regensburg: GRANDISSIMI 01/08/2010
Anche questa volta tutti finisher!!
Alberto, Daniele, Mauro, Massimiliano e Lucio ci hanno dimostrato che tanto impegno porta sempre a risultati positivi. Un particolare apprezzamento al debutto stellare di Alberto che veramente ha sorpreso tutti.
Bravissimi!!
I nostri Ironman hanno voluto dedicare questa gara a Massimo Trivellato.
Boscolo Mauro 1975 10:51.11,4
Amà Alberto 1977 11:06.50,4
Boscolo Daniele 1971 11:36.36,0
Baldan Massimiliano 1974 12:35.57,8
Perini Lucio 1962 12:46.44,5
Alberto: "34° km, quasi 10 ore di gara, fermo a bordo strada con le gambe divaricate e le mani a terra. Il vasto mediale sentivo che era bello carico, ma il crampo all’adduttore no, quello proprio non me l’aspettavo. Mi ci vogliono quasi 7 minuti prima di ricominciare a camminare. Fine delle trasmissioni, penso.
36° km, cammino e impreco, impreco e cammino. In dialetto e ad alta voce.
37° km, parlo con un ragazzo che cammina pure lui, è in maratona da 4 ore e mezza. Sei scoppiato eh amico! Mi fa il gesto come dire “dai corriamo, dai che ci proviamo!” Ok Karl, let’s go.
I crampi si sono decontratti, o forse li sto solo ignorando, non so. Parlando maciniamo chilometri.
Poi compare il traguardo. Qualcosa cambia. E’ la moquette blu che rende morbidi gli appoggi delle Adidas. Ai lati due tribune piene di gente. E non è lì a farsi gli affari suoi, è lì per me. Urla il mio nome! Alberto Alberto Super Super Alberto. Le braccia mi si aprono come due ali. Volo, ma volo per davvero. Per vivere fino in fondo l’emozione corro più veloce, tiro la volata! Corro a perdifiato! Esausto e consumato, mi schianto contro un’onda emotiva, mi viene il papolo. Alza le braccia, Alberto,sei arrivato. Scoppia un boato.
Bellissimo, esiste una gara sola, l’Ironman … non mi dite cazzate è così e basta!
E siccome le gioie non sono complete se non sono condivise, tutti finisher. Baldoria, birre, ridi. E chi se lo scorda più."
Alberto, Daniele, Mauro, Massimiliano e Lucio ci hanno dimostrato che tanto impegno porta sempre a risultati positivi. Un particolare apprezzamento al debutto stellare di Alberto che veramente ha sorpreso tutti.
Bravissimi!!
I nostri Ironman hanno voluto dedicare questa gara a Massimo Trivellato.
Boscolo Mauro 1975 10:51.11,4
Amà Alberto 1977 11:06.50,4
Boscolo Daniele 1971 11:36.36,0
Baldan Massimiliano 1974 12:35.57,8
Perini Lucio 1962 12:46.44,5
Alberto: "34° km, quasi 10 ore di gara, fermo a bordo strada con le gambe divaricate e le mani a terra. Il vasto mediale sentivo che era bello carico, ma il crampo all’adduttore no, quello proprio non me l’aspettavo. Mi ci vogliono quasi 7 minuti prima di ricominciare a camminare. Fine delle trasmissioni, penso.
36° km, cammino e impreco, impreco e cammino. In dialetto e ad alta voce.
37° km, parlo con un ragazzo che cammina pure lui, è in maratona da 4 ore e mezza. Sei scoppiato eh amico! Mi fa il gesto come dire “dai corriamo, dai che ci proviamo!” Ok Karl, let’s go.
I crampi si sono decontratti, o forse li sto solo ignorando, non so. Parlando maciniamo chilometri.
Poi compare il traguardo. Qualcosa cambia. E’ la moquette blu che rende morbidi gli appoggi delle Adidas. Ai lati due tribune piene di gente. E non è lì a farsi gli affari suoi, è lì per me. Urla il mio nome! Alberto Alberto Super Super Alberto. Le braccia mi si aprono come due ali. Volo, ma volo per davvero. Per vivere fino in fondo l’emozione corro più veloce, tiro la volata! Corro a perdifiato! Esausto e consumato, mi schianto contro un’onda emotiva, mi viene il papolo. Alza le braccia, Alberto,sei arrivato. Scoppia un boato.
Bellissimo, esiste una gara sola, l’Ironman … non mi dite cazzate è così e basta!
E siccome le gioie non sono complete se non sono condivise, tutti finisher. Baldoria, birre, ridi. E chi se lo scorda più."
DIGA TO DIGA 2010 25/07/2010
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Triathlon sprint Lecco 18/07/2010
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Diga to Diga 2010
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Triathlon Olimpico Brasimone 2010 10/07/2010
"Partiti da Sottomarina in gruppo, dopo aver raccolto Enrico a Piove di Sacco (al suo debutto stagionale) ci avviciniamo a Brasimone che ci accoglie quest'anno con un giornata molto calda. Era anche per me l'esordio stagionale (dopo il ritiro a IDRO) e difatti il mio intestino me lo ricordava puntualmente ...
Organizzazione buona e posto molto bello, con alcune modifiche al percorso sia di bici che di corsa rispetto l'anno scorso.
Nuoto regolare per me, non ho mai cercato di spingere troppo anche perchè mi sentivo abbastanza debole. Tutti abbastanza bene comunque: unico che deve migliorare è Daniele Gibin che invece esce ultimo, ma che bravissimo non si scorraggia!
La bici, più semplice dell'anno scorso, inizia con un bel pò di discesa molto tecnica, dove puntualmente sono superato da parecchi atleti, ma dentro di me sono abbastanza fiducioso, perchè .... dopo la discesa arriverà la salita. E infatti dopo circa 20km inizia una bella salita "facile" e pedalabile, che dopo 15km ci porta alla zona cambio. Piccola soddisfazione personale è che poco prima del cambio raggiungo il nostro primo atleta (il grande Mauro) che mi fa pensare che dopottutto sto facendo una buona gara.
La corsa è stata molto dura invece per me. Il caldo, ma soprattutto la forma mi impedisce di correre e mi trascino all'arrivo, comunque soddisfatto.
Nel frattempo erano già arrivati Daniele Boscolo e Mauro che sono obbiettivamente fortissimi e in grande forma.
Arrivano tutti un pò alla volta: Massimiliano, il tenace Piergiorgio, il presidente Paolo, uno stanco Giampiero, un abbastanza soddisfatto Matteo e l'EROE della giornata Daniele Gibbin che con tenacia arriva alla fine" Stefano
Organizzazione buona e posto molto bello, con alcune modifiche al percorso sia di bici che di corsa rispetto l'anno scorso.
Nuoto regolare per me, non ho mai cercato di spingere troppo anche perchè mi sentivo abbastanza debole. Tutti abbastanza bene comunque: unico che deve migliorare è Daniele Gibin che invece esce ultimo, ma che bravissimo non si scorraggia!
La bici, più semplice dell'anno scorso, inizia con un bel pò di discesa molto tecnica, dove puntualmente sono superato da parecchi atleti, ma dentro di me sono abbastanza fiducioso, perchè .... dopo la discesa arriverà la salita. E infatti dopo circa 20km inizia una bella salita "facile" e pedalabile, che dopo 15km ci porta alla zona cambio. Piccola soddisfazione personale è che poco prima del cambio raggiungo il nostro primo atleta (il grande Mauro) che mi fa pensare che dopottutto sto facendo una buona gara.
La corsa è stata molto dura invece per me. Il caldo, ma soprattutto la forma mi impedisce di correre e mi trascino all'arrivo, comunque soddisfatto.
Nel frattempo erano già arrivati Daniele Boscolo e Mauro che sono obbiettivamente fortissimi e in grande forma.
Arrivano tutti un pò alla volta: Massimiliano, il tenace Piergiorgio, il presidente Paolo, uno stanco Giampiero, un abbastanza soddisfatto Matteo e l'EROE della giornata Daniele Gibbin che con tenacia arriva alla fine" Stefano
Aggiornamento Diga to Diga 2010
Entro il 30 giugno adesione per 4° edizione diga to diga www.triathlonchioggia.it
Dovete portare presso la segreteria del Clodia piscine e fitness al Sig. Doria Nicola entro e non oltre il 4 luglio due foto tessera e copia carta identita'. Apertura segreteria tutti i giorni dal lunedi al venerdi dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.30. La non puntualita' porta all'esclusione automatica dalla gara.
Chi possiede una tessera FIN deve farsi iscrivere dalla propria Societa' di appartenenza direttamente dal portale www.finveneto.org
Dovete portare presso la segreteria del Clodia piscine e fitness al Sig. Doria Nicola entro e non oltre il 4 luglio due foto tessera e copia carta identita'. Apertura segreteria tutti i giorni dal lunedi al venerdi dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.30. La non puntualita' porta all'esclusione automatica dalla gara.
Chi possiede una tessera FIN deve farsi iscrivere dalla propria Societa' di appartenenza direttamente dal portale www.finveneto.org
Maratona dles Dolomites 04/07/2010
Cominciato tutto per gioco a Dicembre grazie al mio amico e collega di lavoro nonchè gran scalatore Emanuele di "Alessandra il Sorriso" (ma in rappresentanza "Montegrappa challenge", sua prossima sfida, il Grappa 5 volte in giornata...) che proponeva la pre-iscrizione alla Maratona dles Dolomites a me, a suo cugino Argentino (stesso team) ed a Fabrizio di "B & B bike" (già assieme a me e Zennaro "Superman" Alberto alla mediofondo Pinarello 2009), che riferiva molto difficile l'estrazione al primo anno. Nota: mandando la pre-iscrizione per 3 anni di fila, il quarto si passa d'ufficio...resta il fatto che c'han estratto al primo colpo! Partiamo il pomeriggio del sabato per poter effettuare le "burocrazie" con calma a La Villa e visitare una parte del Village Expò, ma non prima d'avere montato la tenda al camping sotto strette indicazioni del "Boss" Emanuele che dirigeva la "manovalanza", pena violente scudisciate!
La sera una buona cena senza caricarci troppo perchè la levataccia è alle 5.00. Ho avuto la malsana idea di passare dal caldo tepore del sacco a pelo all'esterno tenda con un notevole sbalzo termico montano: da non consigliare. Colasiun, toilette mattutina e via in bici a La Villa con sta freddura d'alta quota, piccolo trasferimento di 6Km praticamente in discesa per raggiungere la nostra griglia di partenza alle 6.30. 4 le griglie: Alta Badia, Selle Italia, Pinarello, Warsteiner la nostra (tipi da birra?). Oltre 11.000 al via e qualche migliaio di "portoghesi"; sarà un festival della bici con immensi serpentoni che abbracciano le Alpi. Bici e ciclisti di tutti i generi: vecchie stradali alla Fantozzi, mountainbike, tandem ed addirittura chi affronta i percorsi (55-106-138Km) in citybike. Ora che tocca a noi sono circa le 7.30. La temperatura comincia ad essere sopportabile anche se si correrà tutto in altura. Emanuele va già in fuga sul lungo (dislivello 4.190 m) , è la sua corsa d'arrampicatore, in gran parte con l'Argentino che poi opterà per il medio.
Io e Fabrizio andiamo idem per il lungo ma "gustandoci" i panorami Alpini senza "fisime" di tempistiche (al di là di rispettare gli intertempi), anche se purtroppo per soli 5 minuti di ritardo siamo arrivati al cancello di Cernadoi oramai precluso al lungo (peccato, anche oggi nel mio andare mi sentivo bene, molto bene!). Ma tant'è, si va sul "solo" medio (dislivello 3.090 m), siamo ancora in gioco e intanto abbiamo già alle spalle il Passo Campolongo percorso 2 volte, il Pordoi, il Sella, il Gardena e c'attende il Falzarego ed il Valparola a 2.200m per poi buttarci in picchiata fin quasi all'arrivo di Corvara per l'apoteosi finale, l'estasi del coronamento a cotanta fatica. Poi altri 10Km per il ritorno al campeggio e visto che c'ero, da buon Delfino, 5Km di run "defaticanti".
Sicuramente mi resterà impressa la singolarità dell'evento e la miriade di partecipanti: i percorsi completamente chiusi al traffico per lanciarsi con una certa sicurezza, il perenne fascino delle Dolomiti sui tapponi di epiche sfide del Giro d'Italia ed il calore della gente.
Per dovere di cronaca Emanuele "le grimpeur" conclude il lungo in 8h-02', Argentino il medio in 6h-25' (vivi complimenti, sua prima gara), Fabrizio 6h-28', Me medesimo 6h-31'.
Ottimo e fornitissimo pacco gara coi soliti gadgets vari, maglia tecnica commemorativa dedicata ed un bel gilet corredato ma di misura XXL!!! (Conoscete un buon sarto?).
Bye by Tritri.
La sera una buona cena senza caricarci troppo perchè la levataccia è alle 5.00. Ho avuto la malsana idea di passare dal caldo tepore del sacco a pelo all'esterno tenda con un notevole sbalzo termico montano: da non consigliare. Colasiun, toilette mattutina e via in bici a La Villa con sta freddura d'alta quota, piccolo trasferimento di 6Km praticamente in discesa per raggiungere la nostra griglia di partenza alle 6.30. 4 le griglie: Alta Badia, Selle Italia, Pinarello, Warsteiner la nostra (tipi da birra?). Oltre 11.000 al via e qualche migliaio di "portoghesi"; sarà un festival della bici con immensi serpentoni che abbracciano le Alpi. Bici e ciclisti di tutti i generi: vecchie stradali alla Fantozzi, mountainbike, tandem ed addirittura chi affronta i percorsi (55-106-138Km) in citybike. Ora che tocca a noi sono circa le 7.30. La temperatura comincia ad essere sopportabile anche se si correrà tutto in altura. Emanuele va già in fuga sul lungo (dislivello 4.190 m) , è la sua corsa d'arrampicatore, in gran parte con l'Argentino che poi opterà per il medio.
Io e Fabrizio andiamo idem per il lungo ma "gustandoci" i panorami Alpini senza "fisime" di tempistiche (al di là di rispettare gli intertempi), anche se purtroppo per soli 5 minuti di ritardo siamo arrivati al cancello di Cernadoi oramai precluso al lungo (peccato, anche oggi nel mio andare mi sentivo bene, molto bene!). Ma tant'è, si va sul "solo" medio (dislivello 3.090 m), siamo ancora in gioco e intanto abbiamo già alle spalle il Passo Campolongo percorso 2 volte, il Pordoi, il Sella, il Gardena e c'attende il Falzarego ed il Valparola a 2.200m per poi buttarci in picchiata fin quasi all'arrivo di Corvara per l'apoteosi finale, l'estasi del coronamento a cotanta fatica. Poi altri 10Km per il ritorno al campeggio e visto che c'ero, da buon Delfino, 5Km di run "defaticanti".
Sicuramente mi resterà impressa la singolarità dell'evento e la miriade di partecipanti: i percorsi completamente chiusi al traffico per lanciarsi con una certa sicurezza, il perenne fascino delle Dolomiti sui tapponi di epiche sfide del Giro d'Italia ed il calore della gente.
Per dovere di cronaca Emanuele "le grimpeur" conclude il lungo in 8h-02', Argentino il medio in 6h-25' (vivi complimenti, sua prima gara), Fabrizio 6h-28', Me medesimo 6h-31'.
Ottimo e fornitissimo pacco gara coi soliti gadgets vari, maglia tecnica commemorativa dedicata ed un bel gilet corredato ma di misura XXL!!! (Conoscete un buon sarto?).
Bye by Tritri.
Triathlon Sprint Quinto di Treviso 04/07/2010
Domenica 4 luglio, sotto un sole cocente, io, Gianni, Antonella e Andrea siamo partiti alla volta di Quinto di Treviso per disputare il 2° triathlon sprint organizzato dalla società 47 anno domini, gara che tra le altre cose fa parte dell’ormai collaudato circuito del nordest. Ad aspettarci, alla location, anche Maurizio, che la sera prima si era pensato bene di sfornare quasi mille pizze! Conoscendo già la gara sapevamo che la temperatura dell’acqua ci avrebbe tolto da subito il fiato, ma abbiamo abbandonato sul nascere il pensiero di cosa ci aspettava per gustarci insieme agli altri le gare di duathlon riservate alle categorie dei più piccoli. Non nascondo che un pò di commozione mi è venuta nel vedere ai nastri di partenza la categoria cuccioli. La determinazione che hanno i bambini e la volontà di non mollare anche quando si è ultimi ci da davvero tanto da insegnare. Con un pò di ritardo è partita prima la gara di noi donne che eravamo soltanto in 15 e poi a seguire, con un discreto lasco di tempo che ci ha permesso di disputare la frazione di nuoto in tutta tranquillità, subito quella degli uomini. Rompere il fiato con temperature simili non era semplice e davanti i ritmi di chi tirava (Daniela Chmet) erano davvero infernali. Nuoto e bici sono andati abbastanza bene per tutti e 4, anche se il caldo iniziava a farsi sentire, ma nella corsa purtroppo io e Antonella abbiamo patito la grande afa e le temperature decisamente “tropicali”. I ritmi della frazione podistica per molti non sono stati elevati ma gestiti al meglio delle forze. Un grazie a chi lungo il bordo strada e ai punti di ristoro si è prestato a darci un pò di refrigerio con le canne dell’acqua, evitando cosi forse probabili malori. Prima assoluta delle donne la sopracitata Daniela Chmet che ha fatto la gara in solitaria, mentre primo degli uomini Alessandro de Gasperi. Ottimo tempo per il nostro Gianni (a fine gara gli ho chiesto se si era drogato) che ha chiuso in 1 h e 10’, altrettanto buono per Andrea, che migliora giorno dopo giorno nonostante per lui si tratti del primo anno, e per Maurizio che con il tipo di lavoro e gli orari massacranti che fa è grandioso a finir le gare, grande rientro anche della nostra mitica Antonella e tempo uguale all’edizione precedente per me che invece speravo di fare un pò meglio. Un “bravissimi” anche ai nostri ragazzi che la giornata precedente si sono invece prodigati nella distanza olimpica e come sempre..... Arrivederci alle prossime gare con le prossime news! - Claudia
76 CAVALLARIN GIANNI 62,2 299 A.S. DELFINO 1.10.24
95 VIDO ANDREA ( N.C. ) 417 A.S. DELFINO 1.16.09
97 PENZO MAURIZIO 95,39 379 A.S. DELFINO 1.16.48
15 SFRISO CLAUDIA 210,5 461 A.S. DELFINO 1.27.12
16 OSTI ANTONELLA 170,03 460 A.S. DELFINO 1.27.39
95 VIDO ANDREA ( N.C. ) 417 A.S. DELFINO 1.16.09
97 PENZO MAURIZIO 95,39 379 A.S. DELFINO 1.16.48
15 SFRISO CLAUDIA 210,5 461 A.S. DELFINO 1.27.12
16 OSTI ANTONELLA 170,03 460 A.S. DELFINO 1.27.39
Triathlon Olimpico Quinto di Treviso 04/07/2010
Giacomo: "L'olimpico di Quinto di Treviso 2010 è stata una gara dura non dal punto di vista tecnico (percorsi di bici e corsa praticamente dritti senza nemmeno i dislivelli di ponti, quindi si potevano spendere tutte le energie per poter fare una gara olimpica di velocità), quanto dal punto di vista mentale viste le temperature dell'acqua di 15° e quella ambientale di 34°. In questa gara ho potuto testare quanto, per ora, sappia dosare le forze anche in base alle condizioni generali. Sono partito con calma nella fase di nuoto non forzando il ritmo e cercando di mantenerlo più costante possibile, nella frazione di bici ho cercato di tenere un ritmo abbastanza sostenuto, disdegnando però la scia per paura di "cuocermi" troppo prematuramente, considerando che ero notevolmente accaldato anche a causa dell'uscita dalla frazione di nuoto nella quale l'acqua era gelida, ho voluto correre i 40 km su due ruote senza seguire l'onda della scia, ma valutando a sensazioni quello che mi riusciva di fare senza esagerare (comunque la media alla fine è stata di 38 km/h circa).
La frazione di corsa, anche se la più ostica per via dell'afa soffocante, si è rivelata a sorpresa la più divertente e allegra: ormai sapevo di aver dato il meglio nelle frazioni precedenti, per l'ultima frazione non avevo energie tali da poter tenere medie sostenute e fare allunghi sorprendenti, così ho lasciato perdere ritmi, tecniche e tutto il resto, mi sono concentrato solo a coordinare il respiro al passo che riuscivo a mantenere senza mai fermarmi a camminare, cercando di trovare il divertimento del momento, anche se faticoso e pensando solo a portare a termine la gara... ed è stato un momento unico!!
Questa gara la ritengo più un allenamento mentale, non solo dal punto di vista sportivo; fatica e sacrificio a volte annebbiano la vista e tendono a far mancare il carattere di continuare ad impegnarsi per ottenere ciò che si vuole, ma non ci si può fermare perchè raggiungere un traguardo costa il sudore e le forze che si hanno, ed è controproducente tentare di non pensare al fatto che sforzarsi e spremersi nell'ottenere le proprie ambizioni sia doloroso a volte, bisogna solo esserne consapevoli.
Bisogna solo ricordarsi che nelle gare di tutti i giorni ci sono fatica e risultati, la fatica però come il dolore prima o poi passa, ma il risultato rimane per sempre... quindi vale la pena impegnarsi sempre fino in fondo e fino alla fine."
37 VANGELISTA ENRICO ( N.C. ) 192 A.S. DELFINO 2.21.50
54 DORIA FABIO 331,43 114 A.S. DELFINO 2.25.02
89 FANTON DENIS ( N.C. ) 168 A.S. DELFINO 2.35.35
103 GARDIN GIACOMO 438,98 152 A.S. DELFINO 2.40.42
109 FRANZOSO PAOLO ( N.C. ) 183 A.S. DELFINO 2.43.13
Rit ZANELLATO RAFFAELE ( N.C. ) 207 A.S. DELFINO
Rit ZENNARO ALBERTO ( N.C. ) 219 A.S. DELFINO
54 DORIA FABIO 331,43 114 A.S. DELFINO 2.25.02
89 FANTON DENIS ( N.C. ) 168 A.S. DELFINO 2.35.35
103 GARDIN GIACOMO 438,98 152 A.S. DELFINO 2.40.42
109 FRANZOSO PAOLO ( N.C. ) 183 A.S. DELFINO 2.43.13
Rit ZANELLATO RAFFAELE ( N.C. ) 207 A.S. DELFINO
Rit ZENNARO ALBERTO ( N.C. ) 219 A.S. DELFINO
TRIATHON OLIMPICO Barberino del Mugello 27/06/2010
Alessandra: "A fare l'olimpico di Barberino del Mugello eravamo in 3, io, Piergiorgio e Fabio. La gara è stata bella e organizzata bene anche se un po' impegnativa. Il nuoto nel lago era in un unico giro; la bici, che sinceramente pensavo fosse molto peggio, era su due giri anche se, alla faccia dell'olimpico, erano in totale 47km!! Per non sbagliare, visto che chi va piano va sano e va lontano, l'ho fatta abbastanza al risparmio nel primo giro, pensando che prima o poi il peggio sarebbe arrivato, invece era tutta salita facile, a parte qualche piccolo strappo. La discesa era molto bella, guidabile, non c'erano buche. Durante la bici sono stata ovviamente raggiunta e superata prima da Fabio e poi da Piergiorgio che ha fatto una buona frazione bici, superando anche Fabio. La corsa è stata abbastanza un inferno perchè, soprattutto in un tratto, c'era un caldo insopportabile. Fabio, che ha superato Piergiorgio nella corsa, ha chiuso primo dei Delfini, secondo Piergiorgio ed infine io.
Comunque per essere stato il mio primo olimpico sono contenta, per me era importante finirlo :) "
70.3 Lago Idro - Sopravvissuti all'inferno! 27/06/2010
3 su 7 hanno finito la gara: Mauro, Daniele e Massimiliano. Loro sono i sopravvissuti all'inferno!
E' stata una gara bella, ma estremamente dura, alle rive del lago Idro.
Il nuoto con muta fila liscio per tutti anche se il momento che si aspetta arriva subito dopo: il percorso in bici. E' un percorso durissimo con due salite molto impegnative da fare due volte e delle discese molto tecniche, che mettono a dura prova tutti gli atleti.... to be continued
E' stata una gara bella, ma estremamente dura, alle rive del lago Idro.
Il nuoto con muta fila liscio per tutti anche se il momento che si aspetta arriva subito dopo: il percorso in bici. E' un percorso durissimo con due salite molto impegnative da fare due volte e delle discese molto tecniche, che mettono a dura prova tutti gli atleti.... to be continued
Granfondo Sportful 20/06/2010
Antonella: "20 giugno 2010 ed il sito della GF SPORTFUL scandisce inesorabilmente ore e minuti mancanti allo start, mentre addirittura dalla Scandinavia, si è scomodata una perturbazione che farà ricordare questa edizione, a detta degli organizzatori, come quella della tregenda…!!!!
I vari meteo parlano di forti temporali x sabato pomeriggio e di pioggia che diventa abbondante dalle 8.00 alle 14.00 di domenica, con diminuzione sensibile delle temperature fino a 9 e 13° e vento forte da NE a 32kmh con raffiche fino a 52kmh ….. eeh eehh !!! e una spruzzatina di neve non ce la vogliamo mettere?... a sì, giusto! è quella che farà annullare il percorso lungo, non possiamo dimenticarla!!! … ma la speranza è sempre l’ultima a morire, e se poi aggiungiamo un pizzico di cosciente incoscienza, e soprattutto il fatto ormai di esserci, con tutti i nostri dubbi su una preparazione sempre mutilata da altre ineluttabili priorità...mai detto popolare è stato più azzeccato: - Hai voluto la bicicletta? … e adesso pedala!
La notte passata a rigirarmi nel letto, con nelle orecchie il suono della pioggia che non smette, non mi porta nessun definitivo buon consiglio e la mattina a colazione sono il dubbio in persona, trattenuta nell’esternare le mie insicurezze per non demotivare gli altri che non hanno mai messo nemmeno in preventivo di non partire, ma che sono perfettamente coscienti di cosa ci aspetta.
Beh!, almeno non c’è dubbio sul come vestirsi, stamattina! tutto quello che di più caldo e idrorepellente abbiamo fatto stare in valigia oggi è indispensabile!... dice Moreno (mentre mio fratello con sms mi consiglia pinne e occhialini).
Sms a Mauro: - andiamo in partenza, se non mi senti di nuovo, vuol dire che sono partita. -
OK, mi risponde con la sua solita messaggistica efficacemente abbreviata. So che si preoccupa, ma non ostacola mai le mie decisioni in materia e forse ora incrocia le dita.
Ma chi non si preoccupa oggi!!!
Siamo alla partenza dieci minuti prima dello start e senza code, gabbie e cancelli ci fanno mettere in pole position. Davanti a noi solo le ammiraglie. Due cicliste gasatissime si ricordano che anche oggi il lucidalabbra non doveva mancare ma …inizia il conto alla rovescia: … 60 secondi, uno sguardo con i miei compagni di sventura lì davanti e… 50 secondi, …ma guarda dove siamo, penso, e quando mai potrà ricapitare? … 40 secondi, ci siamo ormai …30 secondi … ma sei proprio sicura … 20 secondi … non c’è più tempo per pensare … 10 secondi, …3 2 1 vaiiiii!!!
Dopo pochi km già l’acqua nelle scarpette faceva “sscicche ssciacche”, nonostante i copriscarpe invernali ed io che non sono mai uscita in bici con la pioggia, ho scoperto che è meglio non provare neanche a stare in scia, con tutta l’acqua che viene dal cielo ed i torrentelli che si formano sulle strade, non mi serve proprio anche l’acqua infangata che viene dalla ruota del traino di turno, e poi la strada piatta me la scordo abbastanza presto e la scia non servirebbe.
So a che km inizieranno le difficoltà e quindi cerco di non farmi spaventare dai saliscendi improvvisi più o meno irti che sono optional del percorso e non i passi veri, ogni scollinamento mi rincuora anche se poi si rivela poco più di un miraggio sulle mie gambe, che all’inizio sono sempre abbastanza pesanti.
Mi sembra di avere i coppertoncini incollati all’asfalto (dove c’è), ma probabilmente oltre alla pendenza e al vento, i copiosi rivoli d’acqua che si creano aumentano l’attrito. Fortissime le gallerie!!! Yahoo !!! Tengo ben stretto il manubrio perché non c’è luce e per le buche è una roulette russa. Passiamo anche per Gardaland (?..), no sono le inevitabili cascate all’uscita di ogni galleria! Ma che bel giro in bici, come mi diverto!!!! Masochista probabilmente, ma in effetti è così, perchè dopo poco, anche il diluvio quasi non lo senti più (..ho detto quasi…) le salite ti scaldano…… sono le discese che, come mi aspettavo, fanno danni! Nel flusso di ciclisti, mi stupisco di me stessa, anche in discesa non vado poi così male, qualche volta un po’ lunga (l’esperienza di freni bagnati è una continua scoperta per me), altre volte troppo prudente, ma vado …. Inaspettatamente!
Intanto il freddo inizia a farsi sentire, (per fortuna al primo ristorno ho bevuto 3 bicchieri di te caldo e ho assaggiato albicocche disidratate). D’un tratto, mi accorgo di aver iniziato già da un po’ la seconda salitona, quella a Forcella Aurine, circa 8-10 km tutto compreso, e ormai si va… vedremo dopo la prossima discesa che fare…perché poi ci sarà il Cereda e già il servizio d’ordine ci avvisa che su c’è neve e non più di 3° !!! NON ME LE DOVETE DIRE QUESTE COSE !!!!...
Salitona fatta senza grossi danni (e 2!), discesona …pensa alla doccia calda che ti aspetta, mi dico, non mollare…Ma ecco, forse è questo il momento in cui, la speranza va a morire….il tempo non migliora, anzi la pioggia che sembrava diminuire, ora rinforza, i brividi aumentano, gli echi degli ultimi istinti di conservazione e la mancanza di convinzione, caparbietà, fiducia in sé stessi, (chiamatela come volete), necessaria in questi casi, fa la differenza! Mi scuote per un attimo il terrore di sentire le mani gelate che non riescono a tenere bene i freni e poi a cambiare le marce appena iniziata la salita. E’ così che sentire una voce amica che mi dice anch’io non ce la faccio più, sto tremando, penso che mi fermerò….. mi accende quel buonsenso nel quale so che Mauro confida….Il contakm si ferma a 64,53 3h41’ 17.4km/h di media! Ma che groppo in gola!... non metterti a piangere, scema!!!!
Ma ora andiamo un po’ sul tecnico: 16° edizione, quindi organizzazione eccellentemente rodata assolutamente sotto tutti i punti di vista. Complimenti a tutti!
Previsto, causa condizioni meteorologiche avverse, solo percorso medio km.122 dislivello 2600m.
Iscritti 3350 di cui 170 donne, partenti 1000 circa, 867 arrivati, lascio a voi il conto dei ritirati (hanno dovuto scomodare la Dolomiti bus!). Il freddo ha mietuto numerose vittime, direi, quasi amorevolmente raccolte, da organizzazione e assistenza sanitaria … e tra questi anche io, Moreno e Marco (auguri per la schiena!!!) arrivati, chi più, chi meno, a metà percorso, abbandonando con un nodo in gola (almeno per me), nonostante ormai non riuscissi più a fermarmi di tremare.
Ah! quasi dimenticavo, presa dai flash che si accalcano alla memoria, naturalmente il ns. ZENNARO CATERPILLAR ALBERTO, non ha mollato mai, neanche con i crampi! E chi conosce il suo buon livello atletico, costruito colmando mancanza di tempi e spazi per l’allenamento, con una straordinaria capacità di sgretolare ogni ostacolo fisico e mentale, può capire il valore aggiunto del traguardo di quest’anno, conquistato in 5h 55’13” di dannata ostinazione a non mollare, non senza impennate di sano agonismo su per Croce d’Aune!... ma ascoltatelo raccontare e capirete.
Diceva, prima di partire, nella sua solita enfasi, quasi nostalgica: - RAGAZZI, OGGI SI FA LA STORIA!!! - Beh! Certo non quella del ciclismo, ma è uno splendido mattoncino (nonostante tutto ne sono convinta) nella nostra storia di ciclisti non del tutto per caso! Grazie Alberto, Marco, Moreno!
Un ringraziamento particolare anche ad Andrea di Viareggio della Max Lelli che con la scusa di non essere troppo allenato (..guarda che ho visto che salivi con 50 23-24 quando io non avevo più da scalare, altro che poco allenato!!) mi ha accompagnato fino a pochi km dalla salita al gelido e innevato Cereda … ah se mi fossi lasciata convincere a continuare …forse…, ma magari mi avrebbe bloccata la cima del Croce d’Aune … chi sa se ce l’avrei fatta…?!!! Mi sa che, per saperlo, mi toccherà aspettare di riuscire a costruire di nuovo, pedalata dopo pedalata, la fortuna di ritornarci, l’anno prossimo.
Never say never …"
I vari meteo parlano di forti temporali x sabato pomeriggio e di pioggia che diventa abbondante dalle 8.00 alle 14.00 di domenica, con diminuzione sensibile delle temperature fino a 9 e 13° e vento forte da NE a 32kmh con raffiche fino a 52kmh ….. eeh eehh !!! e una spruzzatina di neve non ce la vogliamo mettere?... a sì, giusto! è quella che farà annullare il percorso lungo, non possiamo dimenticarla!!! … ma la speranza è sempre l’ultima a morire, e se poi aggiungiamo un pizzico di cosciente incoscienza, e soprattutto il fatto ormai di esserci, con tutti i nostri dubbi su una preparazione sempre mutilata da altre ineluttabili priorità...mai detto popolare è stato più azzeccato: - Hai voluto la bicicletta? … e adesso pedala!
La notte passata a rigirarmi nel letto, con nelle orecchie il suono della pioggia che non smette, non mi porta nessun definitivo buon consiglio e la mattina a colazione sono il dubbio in persona, trattenuta nell’esternare le mie insicurezze per non demotivare gli altri che non hanno mai messo nemmeno in preventivo di non partire, ma che sono perfettamente coscienti di cosa ci aspetta.
Beh!, almeno non c’è dubbio sul come vestirsi, stamattina! tutto quello che di più caldo e idrorepellente abbiamo fatto stare in valigia oggi è indispensabile!... dice Moreno (mentre mio fratello con sms mi consiglia pinne e occhialini).
Sms a Mauro: - andiamo in partenza, se non mi senti di nuovo, vuol dire che sono partita. -
OK, mi risponde con la sua solita messaggistica efficacemente abbreviata. So che si preoccupa, ma non ostacola mai le mie decisioni in materia e forse ora incrocia le dita.
Ma chi non si preoccupa oggi!!!
Siamo alla partenza dieci minuti prima dello start e senza code, gabbie e cancelli ci fanno mettere in pole position. Davanti a noi solo le ammiraglie. Due cicliste gasatissime si ricordano che anche oggi il lucidalabbra non doveva mancare ma …inizia il conto alla rovescia: … 60 secondi, uno sguardo con i miei compagni di sventura lì davanti e… 50 secondi, …ma guarda dove siamo, penso, e quando mai potrà ricapitare? … 40 secondi, ci siamo ormai …30 secondi … ma sei proprio sicura … 20 secondi … non c’è più tempo per pensare … 10 secondi, …3 2 1 vaiiiii!!!
Dopo pochi km già l’acqua nelle scarpette faceva “sscicche ssciacche”, nonostante i copriscarpe invernali ed io che non sono mai uscita in bici con la pioggia, ho scoperto che è meglio non provare neanche a stare in scia, con tutta l’acqua che viene dal cielo ed i torrentelli che si formano sulle strade, non mi serve proprio anche l’acqua infangata che viene dalla ruota del traino di turno, e poi la strada piatta me la scordo abbastanza presto e la scia non servirebbe.
So a che km inizieranno le difficoltà e quindi cerco di non farmi spaventare dai saliscendi improvvisi più o meno irti che sono optional del percorso e non i passi veri, ogni scollinamento mi rincuora anche se poi si rivela poco più di un miraggio sulle mie gambe, che all’inizio sono sempre abbastanza pesanti.
Mi sembra di avere i coppertoncini incollati all’asfalto (dove c’è), ma probabilmente oltre alla pendenza e al vento, i copiosi rivoli d’acqua che si creano aumentano l’attrito. Fortissime le gallerie!!! Yahoo !!! Tengo ben stretto il manubrio perché non c’è luce e per le buche è una roulette russa. Passiamo anche per Gardaland (?..), no sono le inevitabili cascate all’uscita di ogni galleria! Ma che bel giro in bici, come mi diverto!!!! Masochista probabilmente, ma in effetti è così, perchè dopo poco, anche il diluvio quasi non lo senti più (..ho detto quasi…) le salite ti scaldano…… sono le discese che, come mi aspettavo, fanno danni! Nel flusso di ciclisti, mi stupisco di me stessa, anche in discesa non vado poi così male, qualche volta un po’ lunga (l’esperienza di freni bagnati è una continua scoperta per me), altre volte troppo prudente, ma vado …. Inaspettatamente!
Intanto il freddo inizia a farsi sentire, (per fortuna al primo ristorno ho bevuto 3 bicchieri di te caldo e ho assaggiato albicocche disidratate). D’un tratto, mi accorgo di aver iniziato già da un po’ la seconda salitona, quella a Forcella Aurine, circa 8-10 km tutto compreso, e ormai si va… vedremo dopo la prossima discesa che fare…perché poi ci sarà il Cereda e già il servizio d’ordine ci avvisa che su c’è neve e non più di 3° !!! NON ME LE DOVETE DIRE QUESTE COSE !!!!...
Salitona fatta senza grossi danni (e 2!), discesona …pensa alla doccia calda che ti aspetta, mi dico, non mollare…Ma ecco, forse è questo il momento in cui, la speranza va a morire….il tempo non migliora, anzi la pioggia che sembrava diminuire, ora rinforza, i brividi aumentano, gli echi degli ultimi istinti di conservazione e la mancanza di convinzione, caparbietà, fiducia in sé stessi, (chiamatela come volete), necessaria in questi casi, fa la differenza! Mi scuote per un attimo il terrore di sentire le mani gelate che non riescono a tenere bene i freni e poi a cambiare le marce appena iniziata la salita. E’ così che sentire una voce amica che mi dice anch’io non ce la faccio più, sto tremando, penso che mi fermerò….. mi accende quel buonsenso nel quale so che Mauro confida….Il contakm si ferma a 64,53 3h41’ 17.4km/h di media! Ma che groppo in gola!... non metterti a piangere, scema!!!!
Ma ora andiamo un po’ sul tecnico: 16° edizione, quindi organizzazione eccellentemente rodata assolutamente sotto tutti i punti di vista. Complimenti a tutti!
Previsto, causa condizioni meteorologiche avverse, solo percorso medio km.122 dislivello 2600m.
Iscritti 3350 di cui 170 donne, partenti 1000 circa, 867 arrivati, lascio a voi il conto dei ritirati (hanno dovuto scomodare la Dolomiti bus!). Il freddo ha mietuto numerose vittime, direi, quasi amorevolmente raccolte, da organizzazione e assistenza sanitaria … e tra questi anche io, Moreno e Marco (auguri per la schiena!!!) arrivati, chi più, chi meno, a metà percorso, abbandonando con un nodo in gola (almeno per me), nonostante ormai non riuscissi più a fermarmi di tremare.
Ah! quasi dimenticavo, presa dai flash che si accalcano alla memoria, naturalmente il ns. ZENNARO CATERPILLAR ALBERTO, non ha mollato mai, neanche con i crampi! E chi conosce il suo buon livello atletico, costruito colmando mancanza di tempi e spazi per l’allenamento, con una straordinaria capacità di sgretolare ogni ostacolo fisico e mentale, può capire il valore aggiunto del traguardo di quest’anno, conquistato in 5h 55’13” di dannata ostinazione a non mollare, non senza impennate di sano agonismo su per Croce d’Aune!... ma ascoltatelo raccontare e capirete.
Diceva, prima di partire, nella sua solita enfasi, quasi nostalgica: - RAGAZZI, OGGI SI FA LA STORIA!!! - Beh! Certo non quella del ciclismo, ma è uno splendido mattoncino (nonostante tutto ne sono convinta) nella nostra storia di ciclisti non del tutto per caso! Grazie Alberto, Marco, Moreno!
Un ringraziamento particolare anche ad Andrea di Viareggio della Max Lelli che con la scusa di non essere troppo allenato (..guarda che ho visto che salivi con 50 23-24 quando io non avevo più da scalare, altro che poco allenato!!) mi ha accompagnato fino a pochi km dalla salita al gelido e innevato Cereda … ah se mi fossi lasciata convincere a continuare …forse…, ma magari mi avrebbe bloccata la cima del Croce d’Aune … chi sa se ce l’avrei fatta…?!!! Mi sa che, per saperlo, mi toccherà aspettare di riuscire a costruire di nuovo, pedalata dopo pedalata, la fortuna di ritornarci, l’anno prossimo.
Never say never …"
Triathlon Olimpico Bardolino 19/06/2010
Che magnifica giornata quella della gara di Bardolino per questo gruppo di Delfini ineguagliabili.....eravamo la Societa' presente piu' numerosa......credo......la mattinata ci dava qualche speranza di variabilita' tendente al sereno.....primo incontro con la fam DEBEI metto subito al lavoro Marina con i suoi bimbi a distribuire i volantini della nostra gara.....Riccardo e Lorenza si sentono cionvolti......evviva!!!!!
Ma aime' il meteo che ha reso LA GARA OLIMPICA ancora piu' dura del solito, con un lago arrabbiato, che negli ultimi 750 mt ci ha fatto bere....., e un acquazzone che per tutto il percorso non ci ha mai abbandonati...........riteniamoci fortunati perche' anche se non tutti finischer per lo meno nessuno si e' infortunato e questa e' la cosa piu' importante. Pensate che nemmeno Trivellato e' caduto in bici, che normalmente lo fa con terreno asciutto...............a parte gli scherzi, lo sfortunato Mauro Boscolo nelle ultime due edizioni di Bardolino non per colpa sua non riesce mai a portare a termine la gara.
Lo scorso anno uno gli e' finito addosso rompendogli la bici....quest'anno invece la bici l'ha rotta prima di entrare nel parking della gara, cozzando con la bici caricata sopra la macchina alla barra che impedisce gli ingressi dei camion ....la sua sfortuna non fisìnisce qui e dopo aver trovato il buon Padoan che gli presta la bici, al 37° km fora...ripara, riparte, ma giunto in zona cambio non trova piu' le scarpe da run-----no peggio di cosi' non poteva andare per il nostro caro ironman.!!!!!!......la buttiamo in ridere non c'e altro da fare. Ritroviamo poi le scarpe che uno distrattamente ha usato e poi riposto.....scusate ma sto ridendo......consoliamo in qualche modo Mauro e siamo tutti pronti a prestargli la nostra bici per domenica prossima che ci sara' il 70.3 di Idro FORZA MAURO SEI SEMPRE TRA I PIU' FORTI !!!!
Ritorniamo alla gara che disputatasi sotto tanta pioggia si conclude posItivamente per tutti. I due fratelli GIBBIN CI ABBANDONANO, MASSIMO CRAMPI ALLO STOMACO, DANIELE FELICISSIMO DI ESSERE RIUSCITO A FINIRE LA FRAZIONE DI NUOTO, ma demorde dopo 5 Km di bici.....
I complimenti ad Ama' Alberto PICCOLO E TREMENDO, secondo VANGELISTA ENRICO terzo BOSCOLO DANIELE.....
Il percorso della bici pericoloso a causa dei fiumi che scorrevano per le strade.....piu' di qualcuno nelle curve dopo lunghe scivolate e' finito sull'asfalto portando a casa contusioni non indifferenti.....Arrivati in zona cambio speravamo di correre non dico con il sole, ma almeno senza pioggia....ma niente, sempre pioggia...Abbiamo tagliato il traguardo sotto un diluvio! Il brutto tempo ha rovinato il dopo gara e quindi dopo esserci rifocillati con un po' di cibo, senza naturalmente lavarci (di acqua non se ne poteva piu'), tra una parola e l'altra c'è stato il fuggi fuggi per il ritorno in patria.
Felice della mia prestazione avevo fatto il pensiero durante la bici che se continuava a piovere mi sarei ritirato per la corsa......ma poi come a tutti i Tri scatta una molla nel cervello che non comandiamo...Comunque grazie a tutti, siamo sempre i migliori.. Grazie soprattutto e complimenti ad Anna, Claudia e Sabrina le nostre donne, piene di motivazione!!!!!!! Alla prossima, nella speranza di essere sempre piu' numerosi........ Paolo
Ma aime' il meteo che ha reso LA GARA OLIMPICA ancora piu' dura del solito, con un lago arrabbiato, che negli ultimi 750 mt ci ha fatto bere....., e un acquazzone che per tutto il percorso non ci ha mai abbandonati...........riteniamoci fortunati perche' anche se non tutti finischer per lo meno nessuno si e' infortunato e questa e' la cosa piu' importante. Pensate che nemmeno Trivellato e' caduto in bici, che normalmente lo fa con terreno asciutto...............a parte gli scherzi, lo sfortunato Mauro Boscolo nelle ultime due edizioni di Bardolino non per colpa sua non riesce mai a portare a termine la gara.
Lo scorso anno uno gli e' finito addosso rompendogli la bici....quest'anno invece la bici l'ha rotta prima di entrare nel parking della gara, cozzando con la bici caricata sopra la macchina alla barra che impedisce gli ingressi dei camion ....la sua sfortuna non fisìnisce qui e dopo aver trovato il buon Padoan che gli presta la bici, al 37° km fora...ripara, riparte, ma giunto in zona cambio non trova piu' le scarpe da run-----no peggio di cosi' non poteva andare per il nostro caro ironman.!!!!!!......la buttiamo in ridere non c'e altro da fare. Ritroviamo poi le scarpe che uno distrattamente ha usato e poi riposto.....scusate ma sto ridendo......consoliamo in qualche modo Mauro e siamo tutti pronti a prestargli la nostra bici per domenica prossima che ci sara' il 70.3 di Idro FORZA MAURO SEI SEMPRE TRA I PIU' FORTI !!!!
Ritorniamo alla gara che disputatasi sotto tanta pioggia si conclude posItivamente per tutti. I due fratelli GIBBIN CI ABBANDONANO, MASSIMO CRAMPI ALLO STOMACO, DANIELE FELICISSIMO DI ESSERE RIUSCITO A FINIRE LA FRAZIONE DI NUOTO, ma demorde dopo 5 Km di bici.....
I complimenti ad Ama' Alberto PICCOLO E TREMENDO, secondo VANGELISTA ENRICO terzo BOSCOLO DANIELE.....
Il percorso della bici pericoloso a causa dei fiumi che scorrevano per le strade.....piu' di qualcuno nelle curve dopo lunghe scivolate e' finito sull'asfalto portando a casa contusioni non indifferenti.....Arrivati in zona cambio speravamo di correre non dico con il sole, ma almeno senza pioggia....ma niente, sempre pioggia...Abbiamo tagliato il traguardo sotto un diluvio! Il brutto tempo ha rovinato il dopo gara e quindi dopo esserci rifocillati con un po' di cibo, senza naturalmente lavarci (di acqua non se ne poteva piu'), tra una parola e l'altra c'è stato il fuggi fuggi per il ritorno in patria.
Felice della mia prestazione avevo fatto il pensiero durante la bici che se continuava a piovere mi sarei ritirato per la corsa......ma poi come a tutti i Tri scatta una molla nel cervello che non comandiamo...Comunque grazie a tutti, siamo sempre i migliori.. Grazie soprattutto e complimenti ad Anna, Claudia e Sabrina le nostre donne, piene di motivazione!!!!!!! Alla prossima, nella speranza di essere sempre piu' numerosi........ Paolo
Triathlon Sprint Gaggiano 13/06/2010
Paolo: "Gaggiano gara cosi' considerata in primis assurda, per la location per la distanza e soprattutto per le partenze a batterie distanti una dall'altra di circa 1 ora e 15, pero' poi alla fine rivelatasi gara ben organizzata, anzi direi gara rilassante, sì gara rilassante senza stress: in pratica 5 sprint in una giornata.
Siamo naturalmente partiti a scaglioni, chi il sabato mattino chi il sabato pomeriggio chi alla sera io compreso con mrs Ravagnan Naccari e De Bei chi addirittura alla mattina alle 5 per essere puntuali allo start.
Prima batteria i non classificati, seconda batteria punteggio rank sui 100 punti terza batteria degli elite (non ne ho visti molti) quarta batteria sugli 80 punti alla fine le nostre donne, grandi come sempre!!!!
Tutti finisher e tutti soddisfatti dei propri tempi....
Ho disputato una buona gara anche se ero partito un po' scoraggiato, l'arrivo di sera in albergo non male, anche se mi sono dovuto assorbire un ora di fastidioso rumore di rasoio elettrico in attesa che il grande DEBEIUS (nota di rilievo l'ho battuto) si depilasse quei peli di scimmia che aveva sulle gambe; all'una di notte circa sono riuscito ad addormentarmi. Tragico risveglio al mattino con un compagno di camera che ha cominciato a cantare in gabinetto tra uno sciaquone e l'altro.
Complimenti ad Alberto Ama' e Vangelista Enrico sono fortissimi .....e il nostro veterano NACCARI ALBERTO e la sua grande competitivita' e passione......
Arrivati nella cava della gara, ci sembrava di essere a casa dei Flinstone: gru, hangar e montagne di sabbia, poi dietro queste un lago "sorgiva" con acqua fortunatamente calda e limpidissima..
Tutto bene e comunque sempre una grande soddisfazione muoversi con una squadra come la nostra. Abbiamo portato a casa un buon risultato, un po' di punti......Speriamo di arrivare tra le prime dieci Societa' in Italia....Grazie a tutti per il sacrificio e avanti tutta!"
San Giovanni in Persiceto Triathlon Sprint 02/06/2010
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Doria Fabio 1.07.18
Amà Alberto 1.08.06
Cavallarin Gianni 1.11.18
Fonsatti Piergiorgio 1.16.41
Lorenzetti Alessandra 1.24.38
Claudia Sfriso 1.30.43
LESSINIA LEGEND 2010 02/06/2010
TriTri:"Oggi espongo qual libero sfogo scritto agli Amici Delfini la mia Lessinia Legend di mercoledì scorso, ma sempre col sorriso ed in chiave autoironica.
"Stanco" ed "annoiato" dei "soliti" e "monotoni" allenamenti e gare "triathloniche", penso nei mesi scorsi ad un diversivo e decido di debuttare sulla long distance di MTB e, dopo aver studiato i "sacri testi" e l'assaggio di "xterra", opto per la pluriblasonata Lessinia Legend: 124 Km e 3320 m di dislivello, sulla carta la più lunga d'Italia.
Come al mio solito arrivo di buon'ora, accompagnato da un diluvio che poi lascia spazio ad un caldo sole all'orizzonte dei Monti Lessini.
Starter alle 9:00 da Verona Via Montelungo (stessa partenza della Damiano Cunego, già "dominio Delfini"...) ed è un piacevole ronzio di migliaia di ruote artigliate che mordono l'asfalto, ma dura poco perchè al Km 4 cominciano le salite. Tante salite, un'indigestione di saliscendi che durerà tutta la giornata in sella: salita Pian di Castagnè, della Bettola (che nulla ha a che fare col Paolo), San Rocco, Velo, Pozze, Parpari. Qualche tratto asfaltato poi sentieri che passano per i boschi, attraverso cascine e malghe, mulattiere e si scala 250, 400, 750 m, resto quasi sempre col rampichino dello Shimano inserito. Si sale e con gli sbalzi termici tipici del clima montano. E' una gara dura e selvaggia, ma ci stò prendendo gusto; supero una crisetta al 40° Km, ma stò bene e sento che vado. Distribuisco gli sforzi, l'obbiettivo è arrivare al G.p.m. entro le 14:00 pena l'esclusione dalla gara.
Ma al di là di gestione risorse in gara, dedizione e sacrificio agli allenamenti, devo tener conto della mia involontaria attitudine ad attirarmi le "bischerate" (per non dire di peggio) organizzative e infatti, giunto al target dei 1776 m del Monte Tomba (un nome una garanzia!) alle 13:53, penso: "Ci sono!" ma... surprise. Chiedo all'addetto dov'è il check e mi riferisce che è stato spostato "causa improvvisi problemi elettronici di collegamento" a Boscochiesanuova, a circa 10 Km e di arrivarci entro le 14:30! Ci provo ma tanti sono ancora i dislivelli e discese sterrate che invitano a gettarsi in picchiata, ma prevale la rabbia e l'istinto di autoconservazione e giungo al controllo alle 14:41, è finita qua!
Parlo con i numerosi MTBikers incazzati per questo comunicato dato in gara con una certa superficialità. In una quindicina ci ciucciamo i 30 Km di statale per il mesto ritorno a Verona (meglio non scomodare il Servizio Scopa!). Accetto il cedimento fisico, il guasto meccanico dell'attrezzo, ma mollare per pecche organizzative...
L'altro ieri ho contattato telefonicamente un Responsabile che s'arrampicava sugli specchi in quanto a vaghe spiegazioni e "liquidandomi educatamente", riferendomi che pubblicheranno delle presunte scusanti e/o delucidazioni sul sito ufficiale, penso in merito alla miriade di lamentele già ricevute.
In una sola parola: d e l u s o ! Resta il rammarico per una trasferta di sano sport gettata al vento.
Qualcosa di positivo? Comunque una intensa seduta di allenamento in luoghi per me nuovi ed incontaminati immersi nella natura, ed una bella "tirata di collo" alla mia Bianchi Mutt, affidabile partner portata al limite in questa uscita.
Agli atti, 100 i Km effettuati in 6h18'23"... ufficiosi! Bye by Tritri.
P.S.: Cari Amici Delfini, naturalmente in merito a "stanco ed annoiato dei soliti allenamenti e gare triathloniche", trattasi di scherzooooooooooooo... siamo i "numeri uni".
"Stanco" ed "annoiato" dei "soliti" e "monotoni" allenamenti e gare "triathloniche", penso nei mesi scorsi ad un diversivo e decido di debuttare sulla long distance di MTB e, dopo aver studiato i "sacri testi" e l'assaggio di "xterra", opto per la pluriblasonata Lessinia Legend: 124 Km e 3320 m di dislivello, sulla carta la più lunga d'Italia.
Come al mio solito arrivo di buon'ora, accompagnato da un diluvio che poi lascia spazio ad un caldo sole all'orizzonte dei Monti Lessini.
Starter alle 9:00 da Verona Via Montelungo (stessa partenza della Damiano Cunego, già "dominio Delfini"...) ed è un piacevole ronzio di migliaia di ruote artigliate che mordono l'asfalto, ma dura poco perchè al Km 4 cominciano le salite. Tante salite, un'indigestione di saliscendi che durerà tutta la giornata in sella: salita Pian di Castagnè, della Bettola (che nulla ha a che fare col Paolo), San Rocco, Velo, Pozze, Parpari. Qualche tratto asfaltato poi sentieri che passano per i boschi, attraverso cascine e malghe, mulattiere e si scala 250, 400, 750 m, resto quasi sempre col rampichino dello Shimano inserito. Si sale e con gli sbalzi termici tipici del clima montano. E' una gara dura e selvaggia, ma ci stò prendendo gusto; supero una crisetta al 40° Km, ma stò bene e sento che vado. Distribuisco gli sforzi, l'obbiettivo è arrivare al G.p.m. entro le 14:00 pena l'esclusione dalla gara.
Ma al di là di gestione risorse in gara, dedizione e sacrificio agli allenamenti, devo tener conto della mia involontaria attitudine ad attirarmi le "bischerate" (per non dire di peggio) organizzative e infatti, giunto al target dei 1776 m del Monte Tomba (un nome una garanzia!) alle 13:53, penso: "Ci sono!" ma... surprise. Chiedo all'addetto dov'è il check e mi riferisce che è stato spostato "causa improvvisi problemi elettronici di collegamento" a Boscochiesanuova, a circa 10 Km e di arrivarci entro le 14:30! Ci provo ma tanti sono ancora i dislivelli e discese sterrate che invitano a gettarsi in picchiata, ma prevale la rabbia e l'istinto di autoconservazione e giungo al controllo alle 14:41, è finita qua!
Parlo con i numerosi MTBikers incazzati per questo comunicato dato in gara con una certa superficialità. In una quindicina ci ciucciamo i 30 Km di statale per il mesto ritorno a Verona (meglio non scomodare il Servizio Scopa!). Accetto il cedimento fisico, il guasto meccanico dell'attrezzo, ma mollare per pecche organizzative...
L'altro ieri ho contattato telefonicamente un Responsabile che s'arrampicava sugli specchi in quanto a vaghe spiegazioni e "liquidandomi educatamente", riferendomi che pubblicheranno delle presunte scusanti e/o delucidazioni sul sito ufficiale, penso in merito alla miriade di lamentele già ricevute.
In una sola parola: d e l u s o ! Resta il rammarico per una trasferta di sano sport gettata al vento.
Qualcosa di positivo? Comunque una intensa seduta di allenamento in luoghi per me nuovi ed incontaminati immersi nella natura, ed una bella "tirata di collo" alla mia Bianchi Mutt, affidabile partner portata al limite in questa uscita.
Agli atti, 100 i Km effettuati in 6h18'23"... ufficiosi! Bye by Tritri.
P.S.: Cari Amici Delfini, naturalmente in merito a "stanco ed annoiato dei soliti allenamenti e gare triathloniche", trattasi di scherzooooooooooooo... siamo i "numeri uni".
FONDO COLLI EUGANEI - BLUBIKE 30/05/2010
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Triathlon Sprint Piacenza 24/05/2010
Alessandra: "Finalmente (dopo la febbre di Fumane) esordio di stagione nello sprint di Piacenza che non avevo mai fatto. Gara bella e veloce, organizzata bene, percorso bici sulla tangenziale di Piacenza completamente chiusa al traffico. Il nuoto era in piscina da 50m scoperta e, visto il brutto tempo che fino a pochi giorni fa ci ha accompagnato, l'acqua era piuttosto fredda, 20°C (alla faccia del surriscaldamento del pianeta!!), per cui muta facoltativa. Molti hanno nuotato senza, non perchè sprezzanti del freddo, ma semplicemente non l'avevano portata! Uscita dall'acqua (non ultima, grande risultato per me!!) ho iniziato la frazione in bici (su due giri, piuttosto veloce e facile anche se c'era abbastanza vento) in cui sono riuscita a guadagnare qualche posizione, e infine la corsa, anche questa veloce, tutta piana su asfalto, anche se il caldo devastante l'ha resa abbastanza pesante, in cui sono riuscita a farmi superare solo da una ragazza che correva velocissimo, non so cosa ci facesse lì nelle retrovie con noi, triatlete della domenica! Piergiorgio, che è dovuto partire in ultima batteria visto che ha misteriosamente perso il rank, è uscito bene dal nuoto, ha recuperato posizioni in bici e ne ha perse un po' (come al solito) nella frazione di corsa, sì sì lo sappiamo che tu odi correre!! Comunque nel complesso buona gara anche per lui. Per la cronaca: la prima donna (che ho visto solo in bici e andava come un treno) ha concluso in 56 min, il primo uomo in 50 min."
FONSATTI PIERGIORGIO 1973 M A.S. DELFINO ITA 01:06:18
LORENZETTI ALESSANDRA 1975 F A.S. DELFINO ITA 01:15:48
FONSATTI PIERGIORGIO 1973 M A.S. DELFINO ITA 01:06:18
LORENZETTI ALESSANDRA 1975 F A.S. DELFINO ITA 01:15:48
Nove Colli 23/05/2010
Stefano: "Sabato pomeriggio io Luca partiamo per Cesenatico perchè domenica la partenza della Nove Colli è alle 6!!
Arrivati ad ora di cena
Arrivati ad ora di cena
Xterra Nord-est 23/05/2010
Claudia: "Il mio primo olimpico.. X-Terra Nordest.
X-Terra Italian tour, un circuito di gare creato per gli amanti delle ruote grasse e dell’off road. Io, Gianni e Trivellato, in compagnia del fortissimo M2 Sandro Dallago del triathlon Alto Adige (che si trovava a Sottomarina per una breve vacanza con la famiglia) siamo partiti alla volta di Tarzo per avventurarci in questo primo X-Terra del nordest. La temperatura era buona già dal primo mattino e appena arrivati al parcheggio della location si potevano già scorgere le boe messe in acqua per la frazione di nuoto. Io come al solito ero preoccupata di cosa sarebbe stato di me non appena avessi messo piede nel lago, ma sono riuscita stranamente a trovare una calma interiore che mi ha portato ad una grande concentrazione. Con Sandro poi, montate le bici e preparato il materiale tecnico, siamo partiti alla scoperta del percorso ciclistico che si è rivelato alla fine a dir poco massacrante! Il primo tratto in erba di attraversamento della zona cambio portava ben presto a due rampe in cemento che mi ricordano vagamente il ”muro del pianto” sui colli Euganei (che solo quando lo fai scopri perchè lo chiamano cosi), rampe che hanno sfiorato poi pendenze attorno al 20/25%. E dopo un leggero spianare e scendere per riprendere fiato ecco che arriva un altro salitone di 4 km in ciotoli che ti portavano spesso fuori traiettoria, con pendenze molto impegnative e un dislivello di 600mt. La discesa era velocissima e a dir poco tecnica e a susseguire un tratto in piano su campi con la terra smossa dagli aratri (addio gambe). Per questo tipo di percorso, a partire dalla frazione di nuoto e a finire sulla frazione di corsa, è stato scelto il multi lap, tutte e tre le discipline prevedevano i due giri. Si pensava che la corsa fosse meno impegnativa della bici ma si è rivelata ancora più dilaniante. Le stesse rampe in cemento affrontate nella frazione ciclistica si dovevano poi attraversare anche a piedi. La strada in sterrato era un continuo salire per poi scendere e attraversare un tratto sui campi affrontato anche in bici (sembra che inizialmente il percorso di corsa fosse tutto su piano attorno al lago ma che poi gli organizzatori abbiamo apportato delle modifiche improvvise).. Gianni e il Trive hanno fatto un buon tempo considerando la tipologia di gara, il nostro ospite Sandro è stato superlativo. Io un piccolo rammarico per aver portato a termine nuoto e ciclismo ma per essermi ritirata nella corsa a causa di un dolore al bicipite femorale in seguito ad una caduta con la bici. Bellissima gara, bellissima esperienza e buona organizzazione. Ricco sia il pacco gara che il ristoro finale e il pasta party. Unica nota stonata della giornata (parlando anche poi a fine gara con atleti di altre società) i punti di ristoro nel percorso ciclistico. Uno soltanto al giro di boa del 15° km (anche se il mio GPS segnava 34 km di MTB finali) è un po’ poco per una gara di questo tipo. Le MTB, per la ristrettezza del telaio, riescono ad ospitare una sola borraccia, ci siamo quindi trovati ben presto, per via anche del caldo incessante, a corto di sali minerali, disidratati e in preda ai crampi. Vi lascio con un “Buona la prima” e vi do appuntamento con le prossime news. Claudia."
75 CAVALLARIN GIANNI 3.28.33
82 TRIVELLATO GIULIANO 3.34.49
X-Terra Italian tour, un circuito di gare creato per gli amanti delle ruote grasse e dell’off road. Io, Gianni e Trivellato, in compagnia del fortissimo M2 Sandro Dallago del triathlon Alto Adige (che si trovava a Sottomarina per una breve vacanza con la famiglia) siamo partiti alla volta di Tarzo per avventurarci in questo primo X-Terra del nordest. La temperatura era buona già dal primo mattino e appena arrivati al parcheggio della location si potevano già scorgere le boe messe in acqua per la frazione di nuoto. Io come al solito ero preoccupata di cosa sarebbe stato di me non appena avessi messo piede nel lago, ma sono riuscita stranamente a trovare una calma interiore che mi ha portato ad una grande concentrazione. Con Sandro poi, montate le bici e preparato il materiale tecnico, siamo partiti alla scoperta del percorso ciclistico che si è rivelato alla fine a dir poco massacrante! Il primo tratto in erba di attraversamento della zona cambio portava ben presto a due rampe in cemento che mi ricordano vagamente il ”muro del pianto” sui colli Euganei (che solo quando lo fai scopri perchè lo chiamano cosi), rampe che hanno sfiorato poi pendenze attorno al 20/25%. E dopo un leggero spianare e scendere per riprendere fiato ecco che arriva un altro salitone di 4 km in ciotoli che ti portavano spesso fuori traiettoria, con pendenze molto impegnative e un dislivello di 600mt. La discesa era velocissima e a dir poco tecnica e a susseguire un tratto in piano su campi con la terra smossa dagli aratri (addio gambe). Per questo tipo di percorso, a partire dalla frazione di nuoto e a finire sulla frazione di corsa, è stato scelto il multi lap, tutte e tre le discipline prevedevano i due giri. Si pensava che la corsa fosse meno impegnativa della bici ma si è rivelata ancora più dilaniante. Le stesse rampe in cemento affrontate nella frazione ciclistica si dovevano poi attraversare anche a piedi. La strada in sterrato era un continuo salire per poi scendere e attraversare un tratto sui campi affrontato anche in bici (sembra che inizialmente il percorso di corsa fosse tutto su piano attorno al lago ma che poi gli organizzatori abbiamo apportato delle modifiche improvvise).. Gianni e il Trive hanno fatto un buon tempo considerando la tipologia di gara, il nostro ospite Sandro è stato superlativo. Io un piccolo rammarico per aver portato a termine nuoto e ciclismo ma per essermi ritirata nella corsa a causa di un dolore al bicipite femorale in seguito ad una caduta con la bici. Bellissima gara, bellissima esperienza e buona organizzazione. Ricco sia il pacco gara che il ristoro finale e il pasta party. Unica nota stonata della giornata (parlando anche poi a fine gara con atleti di altre società) i punti di ristoro nel percorso ciclistico. Uno soltanto al giro di boa del 15° km (anche se il mio GPS segnava 34 km di MTB finali) è un po’ poco per una gara di questo tipo. Le MTB, per la ristrettezza del telaio, riescono ad ospitare una sola borraccia, ci siamo quindi trovati ben presto, per via anche del caldo incessante, a corto di sali minerali, disidratati e in preda ai crampi. Vi lascio con un “Buona la prima” e vi do appuntamento con le prossime news. Claudia."
75 CAVALLARIN GIANNI 3.28.33
82 TRIVELLATO GIULIANO 3.34.49
Granfondo Vicenza 16/05/2010
156Km ed un dislivello di 2367m di puro e gioioso masochismo sportivo, così potrei sintetizzare questo bel percorso ciclistico.
Partenza decentrata da Caldogno alle 8.30, dichiarati dallo speaker oltre 1000 partenti.
Fortunatamente il meteo è stato clemente con temperature ottimali e le strade asciugate dopo il Giove e Pluvio dei giorni scorsi. Si sale dopo 10Km in piano verso il Santuario di Monte Berico per poi saggiare gli innumerevoli toboga dei Colli Berici.
Le gambe girano bene, la mia Bianchi fila ed oggi ho proprio fame di curve e tornanti, ma i Km sono ancora tanti e devo centellinare le forze. Scorre il panorama sulle alture che dominano il paesaggio del ricco Nord-Est, ma c'è altro da pensare. Qualche breve tratto in piano per ritemprare le gambe, ma le salite la fanno da padrone: San Gottardo, Bocca Ascesa, Ignago, Monte di Malo, Monte Magrè, Schio ed il Pasubio per lo strappone verso Passo Xomo, vetta più alta del giro a 1056m. Le pendenze si alternano dal 12 al 15% e le gambe sono ancora smaniose di macinare rampe, poi...l'inghippo organizzativo: un furgone staffetta dello staff mi affianca in salita e l'autista m'indica di tornare indietro al bivio dei 2 percorsi (a circa 30Km!) in quanto c'è una frana. Sono vicino al terzo ristoro e chiedo lumi ai volontari ma nessuno sa niente! Non incrocio altri ciclisti e le auto e moto che salgono noto che non tornano indietro. Decido di proseguire sui 5Km che mancano alla vetta, ma mi riferiscono che non mi è garantita l'assistenza (???). In effetti trovo la frana che occupa metà sede stradale e i Vigili del Fuoco mi fanno cenno di passare tranquillamente, e se tornavo indietro? Mmmah! Giunto in cima al mal segnalato g.p.m. mi rifocillo al pen'ultimo ristoro dove gli addetti mi chiedono se sono l'ultimo a transitare, e che devo saperle io ste cose? Ri-mmmah! Mi fiondo sugli ultimi 40Km: 10 sulla pericolosa discesa di Santa Caterina e i restanti 30 in falsopiano costante per il ritorno a Caldogno dove taglio il traguardo per la gloriosa foto finale (...e dopo un banale dritto all'ultima rotonda, non indicato di girare secco a sinistra!), ma l'Organizzazione sta già smontando la zona d'arrivo, e si che sono entro il tempo limite!!! Un pò scoglionante sto finale, ma prevale la mia gioia adrenalinica e l'orgoglio di un'altra piccola grande impresa archiviata.
Final time: 6h-52'-30". Bye by Tritri.
Partenza decentrata da Caldogno alle 8.30, dichiarati dallo speaker oltre 1000 partenti.
Fortunatamente il meteo è stato clemente con temperature ottimali e le strade asciugate dopo il Giove e Pluvio dei giorni scorsi. Si sale dopo 10Km in piano verso il Santuario di Monte Berico per poi saggiare gli innumerevoli toboga dei Colli Berici.
Le gambe girano bene, la mia Bianchi fila ed oggi ho proprio fame di curve e tornanti, ma i Km sono ancora tanti e devo centellinare le forze. Scorre il panorama sulle alture che dominano il paesaggio del ricco Nord-Est, ma c'è altro da pensare. Qualche breve tratto in piano per ritemprare le gambe, ma le salite la fanno da padrone: San Gottardo, Bocca Ascesa, Ignago, Monte di Malo, Monte Magrè, Schio ed il Pasubio per lo strappone verso Passo Xomo, vetta più alta del giro a 1056m. Le pendenze si alternano dal 12 al 15% e le gambe sono ancora smaniose di macinare rampe, poi...l'inghippo organizzativo: un furgone staffetta dello staff mi affianca in salita e l'autista m'indica di tornare indietro al bivio dei 2 percorsi (a circa 30Km!) in quanto c'è una frana. Sono vicino al terzo ristoro e chiedo lumi ai volontari ma nessuno sa niente! Non incrocio altri ciclisti e le auto e moto che salgono noto che non tornano indietro. Decido di proseguire sui 5Km che mancano alla vetta, ma mi riferiscono che non mi è garantita l'assistenza (???). In effetti trovo la frana che occupa metà sede stradale e i Vigili del Fuoco mi fanno cenno di passare tranquillamente, e se tornavo indietro? Mmmah! Giunto in cima al mal segnalato g.p.m. mi rifocillo al pen'ultimo ristoro dove gli addetti mi chiedono se sono l'ultimo a transitare, e che devo saperle io ste cose? Ri-mmmah! Mi fiondo sugli ultimi 40Km: 10 sulla pericolosa discesa di Santa Caterina e i restanti 30 in falsopiano costante per il ritorno a Caldogno dove taglio il traguardo per la gloriosa foto finale (...e dopo un banale dritto all'ultima rotonda, non indicato di girare secco a sinistra!), ma l'Organizzazione sta già smontando la zona d'arrivo, e si che sono entro il tempo limite!!! Un pò scoglionante sto finale, ma prevale la mia gioia adrenalinica e l'orgoglio di un'altra piccola grande impresa archiviata.
Final time: 6h-52'-30". Bye by Tritri.
70.3 CANDIA 16/05/2010
Lucio: "Partenza ore 3.30 del mattino per me e Mauro, mentre Ettore e Massimiliano il giorno prima. Con qualche imprevisto arriviamo a Candia non prima di aver visitato un'altra Candia sperduta nella campagna. Arrivati, assieme con Ettore e Massimiliano ci prepariamo per la gara. Partenza ore 9,15 in un lago abbastanza scuretto; faccio i primi 900m bene poi uscita e corsetta per poi rituffarsi per gli altri 900m fatti meglio con un tempo di 38 minuti. Prendo la bici e con un vento contro mi appresto a fare il primo giro in bici. Fatto il primo, il secondo sento le gambe un pò durette ma tengo duro, dicevano poca salita, ma per me con pochi chilometri nelle gambe la sento e ai ristori non trovo il rifornimento che mi aspettavo. Finita la bici con 3ore e 10min, comincio a correre e qui mi sento a mio agio, con due giri a 5 al km, patisco il terzo, ma comunque tutto bene e archivio anche questa, ritenendolo un buon allenamento visto che quest'anno "la và così". Mauro fa un garone con 5,02ore, Ettore, che mi prende sul 35/40 km di bici, fa anche lui una buona gara con 5,22 e Massimiliano fa anche lui una gara in crescita, riuscendo a prendermi al primo giro di corsa e terminando con un tempo di 5,39 ed io, fanalino di coda, con un tempo di 5,46. Adesso ci aspetta Idro altro 70.3, almeno ci alzeremo ad un'ora decente (spero)".
TRIATHLON SPRINT FUMANE 09/05/2010
Paolo: "Fumane Verona secondo sprint per la squadra dei triathleti delfini chioggiotti che hanno partecipato domenica 9 maggio. Dopo una partenza non entusiasmante da Sottomarina, a causa della situazione meteo alquanto incerta e in ricordo soprattutto dello scorso anno che nella stessa gara in pratica non siamo mai usciti dall'acqua, tutto sommato quest'anno e' andata decisamente meglio.
Complimenti a Boscolo Simone e Gibbin Daniele al loro esordio, bravi e capaci di supportare una gara non cosi' facile: batterie di piscina, percorso ciclistico con 6km di salite
e corsa tra sali e scendi: bravi ce l'hanno fatta! Vido Andrea al secondo debutto a fine gara esterna la sua contentezza per un risultato ottimo viste le difficolta' della gara, bravo Andrea!!!!
Claudia unica presenza femminile della squadra: un peccato per Alessandra che doveva essere con noi insieme a Piergiorgio , ma un colpo di freddo l'ha bloccata. AUGURI Ale.
E' andato tutto bene, tutti finisher, ci si diverte sempre; organizzazione a mio parere un po' superficiale, pacco gara inesistente...
Trivellato al ritorno mi fa fare 70 km in piu' per il rientro perche' sbaglia strada ma per il resto tutto ok:::::siamo sempre i migliori.
....momenti di commozione all'arrivo ricordando il caro Massimo che lo scorso anno era con noi alla sua prima gara di triathlon.....
MASSIMO SARAI SEMPRE IN GARA CON NOI!!!!!"
"Ritrovo mattiniero sotto Albiero's house e come al solito prevale la goliardia di gruppo con sfottò vari dei quali circa il 69% rivolti al buon Vice.Immancabile tappa Autogrill con caffè "sponsorizzati" dal Vice. Ripresa l'autostrada l'Ainzu ha la visione mistica d'essere davanti all'auto del nostro Spinello, a fatica gli abbiamo spiegato invece... che è a Londra! Unica spiegazione plausibile: quella polvere bianca che ha messo nel caffè, non era zucchero.
Raggiungiamo Fumane con buon anticipo e prepariamo con calma l'armamentario da gara.
Inghippo di tal gara, peraltro ottimamente organizzata, il tempo medio d'attesa di 60' per l'entrata in piscina della propria batteria. Tutto scorre in questa bellissima location nel cuore della Valpolicella: La bici: dopo 2Km già si scollina in salite non ripidissime ma toste fino al g.p.m. per lanciarci poi sui 5Km di discesa e i rimanenti comunque in falsopiano. Run con 2 giri da 2,5Km in impegnativi saliscendi. Nonostante le nuvole minacciose, il tempo ha tenuto botta. Io preferisco pensare che c'ha messo lo zampino il mio cugino Massimo da lassù, che l'anno scorso ha debuttato nel triathlon qua a Fumane... Spedizione archiviata con tutto il gruppo giunto a fine gara, complimenti a tutti in particolare all'esordiente "fratello d'arte" Gibbin, nonchè a Simone "Groggy" ed alla sempre combattiva "SuperClaudia" unica rappresentante femminile dei Delfini in tal gara. Una protesta? Ok che si gareggia per la gloria e non per il pacco gara, ma sicuramente Fumane vince la classifica di quello peggiore costituito da una misera maglietta in cotone (che però mia moglie Chiara dice di ottimo cotone...ma per spolverare i mobili col "Pronto ravviva mobili spray"!). Al ritorno il paesaggio autostradale non mi quadra e difatti mancano 10Km al casello di Mantova quando realizzo che è il caso di tornare indietro: è che sono 65Km in più?... Ora ricordo: l'Ainzu stava armeggiando quella polvere bianca che non era zucchero sul mio bicchiere di frutta secca al pasta party finale... Bye by Tritri."
Complimenti a Boscolo Simone e Gibbin Daniele al loro esordio, bravi e capaci di supportare una gara non cosi' facile: batterie di piscina, percorso ciclistico con 6km di salite
e corsa tra sali e scendi: bravi ce l'hanno fatta! Vido Andrea al secondo debutto a fine gara esterna la sua contentezza per un risultato ottimo viste le difficolta' della gara, bravo Andrea!!!!
Claudia unica presenza femminile della squadra: un peccato per Alessandra che doveva essere con noi insieme a Piergiorgio , ma un colpo di freddo l'ha bloccata. AUGURI Ale.
E' andato tutto bene, tutti finisher, ci si diverte sempre; organizzazione a mio parere un po' superficiale, pacco gara inesistente...
Trivellato al ritorno mi fa fare 70 km in piu' per il rientro perche' sbaglia strada ma per il resto tutto ok:::::siamo sempre i migliori.
....momenti di commozione all'arrivo ricordando il caro Massimo che lo scorso anno era con noi alla sua prima gara di triathlon.....
MASSIMO SARAI SEMPRE IN GARA CON NOI!!!!!"
"Ritrovo mattiniero sotto Albiero's house e come al solito prevale la goliardia di gruppo con sfottò vari dei quali circa il 69% rivolti al buon Vice.Immancabile tappa Autogrill con caffè "sponsorizzati" dal Vice. Ripresa l'autostrada l'Ainzu ha la visione mistica d'essere davanti all'auto del nostro Spinello, a fatica gli abbiamo spiegato invece... che è a Londra! Unica spiegazione plausibile: quella polvere bianca che ha messo nel caffè, non era zucchero.
Raggiungiamo Fumane con buon anticipo e prepariamo con calma l'armamentario da gara.
Inghippo di tal gara, peraltro ottimamente organizzata, il tempo medio d'attesa di 60' per l'entrata in piscina della propria batteria. Tutto scorre in questa bellissima location nel cuore della Valpolicella: La bici: dopo 2Km già si scollina in salite non ripidissime ma toste fino al g.p.m. per lanciarci poi sui 5Km di discesa e i rimanenti comunque in falsopiano. Run con 2 giri da 2,5Km in impegnativi saliscendi. Nonostante le nuvole minacciose, il tempo ha tenuto botta. Io preferisco pensare che c'ha messo lo zampino il mio cugino Massimo da lassù, che l'anno scorso ha debuttato nel triathlon qua a Fumane... Spedizione archiviata con tutto il gruppo giunto a fine gara, complimenti a tutti in particolare all'esordiente "fratello d'arte" Gibbin, nonchè a Simone "Groggy" ed alla sempre combattiva "SuperClaudia" unica rappresentante femminile dei Delfini in tal gara. Una protesta? Ok che si gareggia per la gloria e non per il pacco gara, ma sicuramente Fumane vince la classifica di quello peggiore costituito da una misera maglietta in cotone (che però mia moglie Chiara dice di ottimo cotone...ma per spolverare i mobili col "Pronto ravviva mobili spray"!). Al ritorno il paesaggio autostradale non mi quadra e difatti mancano 10Km al casello di Mantova quando realizzo che è il caso di tornare indietro: è che sono 65Km in più?... Ora ricordo: l'Ainzu stava armeggiando quella polvere bianca che non era zucchero sul mio bicchiere di frutta secca al pasta party finale... Bye by Tritri."
TRIATHLON OLIMPICO CALDARO 08/05/2010
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TRIATHLON SPRINT CRONO - LIDO DI VENEZIA 02/05/2010
Promettente esordio per Vido Andrea e secondo triathlon sprint in 2 giorni per Gianni dopo Andora; queste sono le cose da ricordare per questa nuova gara organizzata da Stefano Rossi.
TRIATHLON SPRINT ANDORA - CIRCUITO SPRINT 01/05/2010
Paolo: "Partenza del venerdi' a scaglioni per problemi di lavoro vari....ma....tutti pronti allo start della prima gara del Circuito triathlon sprint internazionale della Fitri ANDORA 01 MAGGIO 2010, dove la nostra gara del 12 settembre avra' l'onore di ospitare la finale.
782 atleti in fibrillazione per una delle prime gare della stagione.
ALBIERO, DE BEI, BOSCOLO ANGELO, BOSCOLO VALERIO, BALDAN, CAVALLARIN, FANTON, PADOAN, PENZO ALESSANDRO, RAVAGNAN, TOMMASIN, VANGELISTA......questi gli uomini della squadra dei delfini schierati.......ma la presenza ancora piu' importante delle nostre atlete BOSCOLO SABRINA, SFRISO CLAUDIA, VINCI ANNA.
Che soddisfazione nella zona cambio quando lo speaker ci individua con i nostri nuovi body e ci ringrazia per essere presenti da cosi' lontano....ma soprattutto invita tutti gli atleti presenti a partecipare alla finale di Chioggia, una delle gare del circuito piu' belle della riviera Adriatica....sono stato buono non gli ho tolto il microfono dalle mani....
E' andato tutto bene, la trasferta ha rafforzato i nostri rapporti di amicizia tra risate e prese in giro su quelle che sarebbero state le prestazioni di tutti noi...... in questa gara, in un mare freddissimo tra l'altro.
Tecnicamente parlando gara organizzata molto bene, si vede che sono rodati dopo 19 edizioni.
Il percorso a mare quadrangolare molto visibile, percorso della bicicletta impegnativo in andata per circa 12km sempre in falsopiano salente e ritorno di circa 10km in discesa, ma non pericolosa, a parte le ultime curve a gomito prima della zona cambio, comunque ben segnalate e una salita di circa 300mt impegnativa; corsa pianeggiante di due giri da 2.5km
Da segnalare durante il percorso della bicicletta gladiatore in squadra, Massimiliano Baldan, taglia il traguardo sanguinante dopo una rovinosa caduta in bici al 13 km circa, foratura compresa, ma non si perde d'animo, ripara il mezzo e riparte: GRANDE Massimiliano cosi' denominato dalla squadra il "nuovo androide"...si spacca e si ricompone velocemente.
Anche Claudia perde la catena nella salita a pochi kilometri dalla zona cambio. Grande prestazione del nostro uomo "zona" DE BEI (che non la rispetta mai), a un km circa dall'arrivo tocca il cordolo della strada in una curva (PER TAGLIARE) strappa il copertone con conseguente foratura.....ma arriva alla transizione con il cerchio. Il suo debutto di tutto rispetto lo mette in graduatoria al secondo posto tra i delfini dopo il poderoso Vangelista.
Viaggio di andata e ritorno in pulmino......immensa allegria tra risate, cantate e mangiate.... Entusiasmante il debutto dei nuovi triatleti, tutti finisher in una gara che semplicissima non era: mare freddissimo, bici impegnativa. I miei complimenti vivissimi ad Anna Vinci che si e' distinta tra le donne, a Sabrina, Tommasin, Padoan e in fine a "DEBEIUS" (nome da gara) che si e' distinto tra gli uomini. Un peccato per Dario, squalificato per aver percorso la frazione podistica per soli 2.5 km, lui dice per colpa degli organizzatori....ma in realta' tutti pensano che voleva fare la figura del primatista....mitico Dario!!!!!! La felicita' di Boscolo Angelo Todaro ha coinvolto tutti, mai visto cosi' entusiasta per aver concluso la gara in terza posizione tra i Delfini.
Vi ringrazio tutti sono orgoglioso di condividere con persone come voi questa passione folle: 1000 km di macchina per fare uno sprint.... e grazie a Nerio per aver trasportato tutte le nostre biciclette per la sua disponibilita' e gentilezza....
Alla prossima ragazzi....siamo sempre i migliori !!!!!!!! Basta cosi'......... finisco con l'emozionarmi......"
Dario: "Prima tappa e prima squalifica UFFI!
Se vi siete annoiati con il racconto di Paolo, non prendetevela, è vero richiama un po’ il verbale di certe riunioni di condominio, ma ahimè, lui ha un ruolo istituzionale, mentre io sono un … cane sciolto, il che mi permette di raccontare le cose come sono andate veramente.
Per la partenza la squadra ha scelto orari diversi e mezzi diversi per raggiungere questo paesello ligure, che tolta una "r" poco aveva a spartire con il principato di Andorra nei Pirenei…. Comunque, essendo in uno stato per lo più democratico alcuni sono partiti all’alba, altri all’ora di pranzo e per finire gli ultimi, quelli che non potevano prendersi ferie, di pomeriggio inoltrato. Beh! Io appartengo a questi ultimi. Mi preme sottolineare perciò che senza il nostro intervento, non avremmo potuto gareggiare con le nuove tutine veramente belle, ma un po’ scomode se ti viene la cistite o semplicemente devi sistemarti il “fratello”, risulta d’obbligo avere sempre un buon samaritano che ti aiuta con la cerniera… dietro! In effetti la mattinata pre-gara sembrava quasi un ballo delle debuttanti. Il viaggio d’andata lo definirei tranquillo e piacevole, i compagni idem. Io ero in macchina con Denis e Federica detta anche lady Fanton. Cerco di non rompere troppo le scatole alla punta di diamante della squadra…. la tata Lucia (Paolo) mi ha raccomandato di fare il bravo, neanche fossi Lucignolo. Non vedo l’ora di arrivare: 460 chilometri sono pur sempre una marea di strada. Comunque si chiacchiera, si ride. Scopro che lady Fanton lavora nel settore delle energie rinnovabili: questo le fa guadagnare 10.000 punti. Dopo una sola pausa all’autogrill, arriviamo: alleluia! Scopro, dopo l’accoglienza dei compagni, che il mio ritardo non mi ha certo favorito nella scelta del letto… mi ritrovo confinato in una pseudocuccia per cani nel fondo-camera. Chiedo se è prevista la razione di Chappy in ciotola, ma nessuno mi prende sul serio… non parlo delle lenzuola che puzzano un po’ di vecchia mummia, perché mi prenderebbero per il solito nobile decaduto… L’ilarità regna e si fatica a prendere sonno, un po’ per la stanchezza, un po’ per l’emozione pre-gara, ma soprattutto perché si ride come dei cretini, neanche fossimo in gita scolastica. D’altra parte qualcuno sfoggiava un pigiama di gatto Silvestro. Comunque finalmente ci si addormenta più o meno quando rientrano i veri duri della squadra, quelli che vanno persino a ballare la sera, prima di una gara… ma non farò nomi.
La mattina seguente inizia all’insegna dello scherzo ai danni della nostra amica Claudia che tanto ci teneva alla tutina nuova e che noi le nascondiamo. La ragazza non se la prende! proprio No! No! Appena …. proseguiamo con i preparativi. Il campo di gara non è male, soprattutto ben organizzato. Finalmente si parte. L’acqua é ghiaccio, come prima nuotata in mare è veramente tosta: sono raffreddato, ho la tosse e l’acqua gelida non aiuta, ma non mollo. Esco un po’ disorientato, mi gira la testa: forse è l’acqua che mi è entrata nelle orecchie. Raggiungo la bici e naturalmente non ho scia, sono stato troppo lento ad uscire dall’acqua. Il falso piano si fa sentire, sembra non finire mai. Proprio mentre decido di bere qualcosa e di fare una pausa, mi raggiunge Alessandro che mi sprona. Così ripartiamo. Riprendo un po’ di terreno e mi preparo alla curva pericolosa. Si tratta di una discesa con curva sotto un portico. Già penso a come sarei simpatico spiaccicato come un geco sul muro, ma per fortuna questa fantasia non si realizza, complice l’opportuna frenata. Alleluia! Poco dopo mi indicano di smontare dalla bici: questo per me è sempre un bel momento, le palle smettono di chiacchierare con le tonsille ed i piedi toccano l’amato terreno. Corro e sono contento perché il ginocchio regge, ma mi distraggo – maremma se mi distraggo! - Mi trovo ad un bivio, faccio segno che mi manca il secondo giro, ma il giudice di gara capisce che ho fatto il secondo giro e devio dalla parte sbagliata: il chip suona amaramente un po’ come la squalifica…. Cavolo! Ma che pivello! Pazienza, mi sono comunque divertito.
Il ritorno è un delirio collettivo. Questa volta io sono in pulmino che sembra un po’ un villaggio Valtour: la musica è assordante e i poveri passeggeri costretti a siparietti cantati e ballati di quint’ordine. Cerco rifugio nel mio I-Pod, ma poveraccio fa quel che può. Il pilota de Bei sembra abbia preso la patente a Indianapolis, ma comunque riusciamo ad arrivare a casa contenti. Complimenti ai miei compagni per la gara. Grazie per la bella esperienza, un elogio particolare al gladiatore Piciu che si è rialzato e non spezzato, alla regina Anna che nonostante l’anca sbilenca fa sempre ottimi risultati… e al vecchio Paolo che sarà sicuramente tra i primi della categoria vista la veneranda età."
Dario
782 atleti in fibrillazione per una delle prime gare della stagione.
ALBIERO, DE BEI, BOSCOLO ANGELO, BOSCOLO VALERIO, BALDAN, CAVALLARIN, FANTON, PADOAN, PENZO ALESSANDRO, RAVAGNAN, TOMMASIN, VANGELISTA......questi gli uomini della squadra dei delfini schierati.......ma la presenza ancora piu' importante delle nostre atlete BOSCOLO SABRINA, SFRISO CLAUDIA, VINCI ANNA.
Che soddisfazione nella zona cambio quando lo speaker ci individua con i nostri nuovi body e ci ringrazia per essere presenti da cosi' lontano....ma soprattutto invita tutti gli atleti presenti a partecipare alla finale di Chioggia, una delle gare del circuito piu' belle della riviera Adriatica....sono stato buono non gli ho tolto il microfono dalle mani....
E' andato tutto bene, la trasferta ha rafforzato i nostri rapporti di amicizia tra risate e prese in giro su quelle che sarebbero state le prestazioni di tutti noi...... in questa gara, in un mare freddissimo tra l'altro.
Tecnicamente parlando gara organizzata molto bene, si vede che sono rodati dopo 19 edizioni.
Il percorso a mare quadrangolare molto visibile, percorso della bicicletta impegnativo in andata per circa 12km sempre in falsopiano salente e ritorno di circa 10km in discesa, ma non pericolosa, a parte le ultime curve a gomito prima della zona cambio, comunque ben segnalate e una salita di circa 300mt impegnativa; corsa pianeggiante di due giri da 2.5km
Da segnalare durante il percorso della bicicletta gladiatore in squadra, Massimiliano Baldan, taglia il traguardo sanguinante dopo una rovinosa caduta in bici al 13 km circa, foratura compresa, ma non si perde d'animo, ripara il mezzo e riparte: GRANDE Massimiliano cosi' denominato dalla squadra il "nuovo androide"...si spacca e si ricompone velocemente.
Anche Claudia perde la catena nella salita a pochi kilometri dalla zona cambio. Grande prestazione del nostro uomo "zona" DE BEI (che non la rispetta mai), a un km circa dall'arrivo tocca il cordolo della strada in una curva (PER TAGLIARE) strappa il copertone con conseguente foratura.....ma arriva alla transizione con il cerchio. Il suo debutto di tutto rispetto lo mette in graduatoria al secondo posto tra i delfini dopo il poderoso Vangelista.
Viaggio di andata e ritorno in pulmino......immensa allegria tra risate, cantate e mangiate.... Entusiasmante il debutto dei nuovi triatleti, tutti finisher in una gara che semplicissima non era: mare freddissimo, bici impegnativa. I miei complimenti vivissimi ad Anna Vinci che si e' distinta tra le donne, a Sabrina, Tommasin, Padoan e in fine a "DEBEIUS" (nome da gara) che si e' distinto tra gli uomini. Un peccato per Dario, squalificato per aver percorso la frazione podistica per soli 2.5 km, lui dice per colpa degli organizzatori....ma in realta' tutti pensano che voleva fare la figura del primatista....mitico Dario!!!!!! La felicita' di Boscolo Angelo Todaro ha coinvolto tutti, mai visto cosi' entusiasta per aver concluso la gara in terza posizione tra i Delfini.
Vi ringrazio tutti sono orgoglioso di condividere con persone come voi questa passione folle: 1000 km di macchina per fare uno sprint.... e grazie a Nerio per aver trasportato tutte le nostre biciclette per la sua disponibilita' e gentilezza....
Alla prossima ragazzi....siamo sempre i migliori !!!!!!!! Basta cosi'......... finisco con l'emozionarmi......"
Dario: "Prima tappa e prima squalifica UFFI!
Se vi siete annoiati con il racconto di Paolo, non prendetevela, è vero richiama un po’ il verbale di certe riunioni di condominio, ma ahimè, lui ha un ruolo istituzionale, mentre io sono un … cane sciolto, il che mi permette di raccontare le cose come sono andate veramente.
Per la partenza la squadra ha scelto orari diversi e mezzi diversi per raggiungere questo paesello ligure, che tolta una "r" poco aveva a spartire con il principato di Andorra nei Pirenei…. Comunque, essendo in uno stato per lo più democratico alcuni sono partiti all’alba, altri all’ora di pranzo e per finire gli ultimi, quelli che non potevano prendersi ferie, di pomeriggio inoltrato. Beh! Io appartengo a questi ultimi. Mi preme sottolineare perciò che senza il nostro intervento, non avremmo potuto gareggiare con le nuove tutine veramente belle, ma un po’ scomode se ti viene la cistite o semplicemente devi sistemarti il “fratello”, risulta d’obbligo avere sempre un buon samaritano che ti aiuta con la cerniera… dietro! In effetti la mattinata pre-gara sembrava quasi un ballo delle debuttanti. Il viaggio d’andata lo definirei tranquillo e piacevole, i compagni idem. Io ero in macchina con Denis e Federica detta anche lady Fanton. Cerco di non rompere troppo le scatole alla punta di diamante della squadra…. la tata Lucia (Paolo) mi ha raccomandato di fare il bravo, neanche fossi Lucignolo. Non vedo l’ora di arrivare: 460 chilometri sono pur sempre una marea di strada. Comunque si chiacchiera, si ride. Scopro che lady Fanton lavora nel settore delle energie rinnovabili: questo le fa guadagnare 10.000 punti. Dopo una sola pausa all’autogrill, arriviamo: alleluia! Scopro, dopo l’accoglienza dei compagni, che il mio ritardo non mi ha certo favorito nella scelta del letto… mi ritrovo confinato in una pseudocuccia per cani nel fondo-camera. Chiedo se è prevista la razione di Chappy in ciotola, ma nessuno mi prende sul serio… non parlo delle lenzuola che puzzano un po’ di vecchia mummia, perché mi prenderebbero per il solito nobile decaduto… L’ilarità regna e si fatica a prendere sonno, un po’ per la stanchezza, un po’ per l’emozione pre-gara, ma soprattutto perché si ride come dei cretini, neanche fossimo in gita scolastica. D’altra parte qualcuno sfoggiava un pigiama di gatto Silvestro. Comunque finalmente ci si addormenta più o meno quando rientrano i veri duri della squadra, quelli che vanno persino a ballare la sera, prima di una gara… ma non farò nomi.
La mattina seguente inizia all’insegna dello scherzo ai danni della nostra amica Claudia che tanto ci teneva alla tutina nuova e che noi le nascondiamo. La ragazza non se la prende! proprio No! No! Appena …. proseguiamo con i preparativi. Il campo di gara non è male, soprattutto ben organizzato. Finalmente si parte. L’acqua é ghiaccio, come prima nuotata in mare è veramente tosta: sono raffreddato, ho la tosse e l’acqua gelida non aiuta, ma non mollo. Esco un po’ disorientato, mi gira la testa: forse è l’acqua che mi è entrata nelle orecchie. Raggiungo la bici e naturalmente non ho scia, sono stato troppo lento ad uscire dall’acqua. Il falso piano si fa sentire, sembra non finire mai. Proprio mentre decido di bere qualcosa e di fare una pausa, mi raggiunge Alessandro che mi sprona. Così ripartiamo. Riprendo un po’ di terreno e mi preparo alla curva pericolosa. Si tratta di una discesa con curva sotto un portico. Già penso a come sarei simpatico spiaccicato come un geco sul muro, ma per fortuna questa fantasia non si realizza, complice l’opportuna frenata. Alleluia! Poco dopo mi indicano di smontare dalla bici: questo per me è sempre un bel momento, le palle smettono di chiacchierare con le tonsille ed i piedi toccano l’amato terreno. Corro e sono contento perché il ginocchio regge, ma mi distraggo – maremma se mi distraggo! - Mi trovo ad un bivio, faccio segno che mi manca il secondo giro, ma il giudice di gara capisce che ho fatto il secondo giro e devio dalla parte sbagliata: il chip suona amaramente un po’ come la squalifica…. Cavolo! Ma che pivello! Pazienza, mi sono comunque divertito.
Il ritorno è un delirio collettivo. Questa volta io sono in pulmino che sembra un po’ un villaggio Valtour: la musica è assordante e i poveri passeggeri costretti a siparietti cantati e ballati di quint’ordine. Cerco rifugio nel mio I-Pod, ma poveraccio fa quel che può. Il pilota de Bei sembra abbia preso la patente a Indianapolis, ma comunque riusciamo ad arrivare a casa contenti. Complimenti ai miei compagni per la gara. Grazie per la bella esperienza, un elogio particolare al gladiatore Piciu che si è rialzato e non spezzato, alla regina Anna che nonostante l’anca sbilenca fa sempre ottimi risultati… e al vecchio Paolo che sarà sicuramente tra i primi della categoria vista la veneranda età."
Dario
9° Triathlon Sprint Villafranca 01/05/2010
Fabio apre la sua stagione con un sprint a Villafranca, in una bella giornata di sole e nel complesso una prova soddisfacente.
TEMPO TOTALE: 1.16.01
TEMPO TOTALE: 1.16.01
26° 10 COLLI BOLOGNESI 01/05/2010
Gardin, Furlan, Boscolo Mauro e Amà sono andati a Bologna a sfidare i 10 colli, per la classica granfondo del 1° maggio. Bella manifestazione chiusa da Giacomo in 03:58:32 (percorso breve) Amà 5,40 (percorso lungo), Mauro 5,58 (percorso lungo) e Ettore 6,14 (percorso lungo). Commento finale: gara DURA!!!
Iscrizione alle gare
Sul sito www.triathlonchioggia.it in alto a destra c'è una nuova sezione che si chiama "Nuove gare"
In questa sezione ci sono le gare per cui si accettano le iscrizioni.
Per l'iscrizione alle gare si chiede di mandare sms, messaggio su facebook o mail a Stefano Destro una settimana prima della scadenza.
La pagina "Nuove gare" verrà aggiornata ogni due giorni. Controllate di essere segnati correttamente alle gare: questo permetterà di essere più efficienti e non commettere errori nelle iscrizioni.
L'asterisco (*) vicino al nome indica che l'iscrizione è già effettuata e non si può più annullare
Per segnalare gare o errori contattatemi
Grazie della collaborazione
Stefano
DUATHLON MTB CREMONA 26/04/2010
Claudia: "La vigilia della gara non prometteva nulla di buono per me e per Gianni, debilitati io da una contrattura ad un polpaccio e lui da 38° di febbre. Fino all’ultimo non sappiamo se caricare o meno le bici in auto per affrontare la gara del giorno dopo, ma con la testa dura che mi ritrovo e la voglia di mettermi sempre alla prova, contro me stessa e contro i miei limiti, non poteva di certo andare diversamente. Cosi alle 7 del mattino passo a prendere Gianni (decido di guidare io fino a Cremona per farlo riposare) e partiamo alla volta del 3° duathlon del Torrazzo, che per questa edizione si svolgerà prevalentemente su sterrato e con MTB. Mi tengo in stretto contatto telefonico con gli altri due compagni, Alessandra e Piergiorgio detti “Ale e Pi”, partiti al sabato pomeriggio con il loro fedele camper. Usciti dall’autostrada i primi nervosismi. Gianni non solo non riesce a leggere il tracciato della strada che avevo preparato, ma non riesce nemmeno a leggermi i cartelli per indicarmi dove andare, e cosi lavoro doppio per tentare di arrivare in tempo per la gara. La prossima volta mi porto via il Tom Tom!!!!!! Arriviamo finalmente alla location, su un parco a dir poco meraviglioso e ricco di impianti sportivi (in quel momento erano in corso la partita di calcio, le gare di nuoto e le gare di bocce). Visto l’ora decidiamo di prepararci con calma, con Gianni che per farsi perdonare mi fa da meccanico per la bici, di ritirare pettorali e busta tecnica e di mangiare un bel panino con il prosciutto come da tradizione. Entriamo in zona cambio dove mi fermo a scherzare e a far quattro chiacchiere con i giudici di gara. Il mio posto bici è situato lontanissimo e cosi mi metto l’anima in pace che per fare i cambi ci metterò una vita. La giornata di sole comunque mette davvero tanta allegria e all’interno del parco si respira un aria di festa bellissima. Briefing e tutti a prepararci alla partenza. Davanti si accingono a partire Ballerini e Locarno (non so perchè ma ho già un presentimento su chi vincerà la gara). Il ritmo gara è a dir poco infernale, e nonostante io stia tenendo un passo molto vicino ai 4’ al km, davanti mi danno già non so quanti metri di distacco. I primi due km di corsa sono perfetti, ma al terzo accade proprio ciò che non volevo.. è venuta a farmi visita l’asma! In quel momento maledico tutta me stessa per non essermi portata dietro il ventolin, ma siccome per i ripensamenti non c’è tempo evito di versare lacrime per nulla e cerco di stringere i denti per arrivare in zona cambio. A quel punto presa la bici mi sono rilassata consapevole del fatto che è la frazione in cui sono più forte, e questa devo dire è stata la mia fortuna. Raggiunta Ale, che nella frazione di corsa mi aveva dato due minuti, ho spinto sempre di più sui pedali con la convinzione che davanti sarei riuscita a chiudere il buco con le altre atlete, cosa poi avvenuta sul serio. Ho rilanciato e alzato i ritmi di nuovo per poter gestire un buon vantaggio nell’arrivare al cambio successivo. Nell’ultimo cambio ero in sesta posizione, ma quando mancavano circa 500 mt all’arrivo mi è mancato lo spunto finale per rimanerci (intanto Ale a un altra atleta avevano ricucito il gap) e cosi ho chiuso in 8° posizione in 1h e 32’’ e un terzo posto di categoria. Ale è arrivata sesta con 1 h esatta di gara ed un secondo posto di categoria. Il ristoro-pasta party finale è stato perfetto, all’aperto e con un servizio molto veloce, devo dire che abbiamo mangiato parecchio. Al termine di tutto le premiazioni: per entrambe è stata una bella emozione salire sul palco e farsi mettere al collo la medaglia, bronzo per me e argento per lei. Inoltre, accompagnate alla medaglia, due borse premio ricche di gadget vari. Sotto intanto Gianni e Piergiorgio rosicavano per non aver vinto nulla. Buonissime comunque anche le prove dei nostri maschietti. Pi ha chiuso la gara in 49’ e in 40° posizione, mentre Gianni ha chiuso la gara in 52’ e in 55° posizione.
Ora ci prepariamo psicologicamente ad affrontare la stagione di triathlon che è alle porte.
Un arrivederci quindi alla prossima settimana con le news da Andora."
Ora ci prepariamo psicologicamente ad affrontare la stagione di triathlon che è alle porte.
Un arrivederci quindi alla prossima settimana con le news da Andora."
Nuova divisa 2010
Ecco finalmente il modello definitiivo che ci accompagnerà per la stagione 2010.
Anche quest'anno ringraziamo AZTEC per la realizzazione e i nostri sponsor per il contributo sempre gradito.
Ed ora siamo pronti per i campi di gara!
Anche quest'anno ringraziamo AZTEC per la realizzazione e i nostri sponsor per il contributo sempre gradito.
Ed ora siamo pronti per i campi di gara!
Maratonina Sant'Antonio 26/04/2010
Giuliano è riuscito finalmente ad inviare un messaggio di posta elettronica!!! E' il suo racconto della mezza di Padova:
"Sono arrivato in buon anticipo alla partenza di Camposampiero, ritiro il pettorale e mi cambio con calma estrema per colpa della mia pignoleria, trovo anche il tempo per rilassarmi. Sono smontato dalla notte (infame), ma finchè non tocco il divano o il letto resisto, d'altronde le tempistiche di noi ammogliati...
Scorgo tra i partecipanti gli onnipresenti amici Cavalli Marini, saluto Gianni Morandi (poverino, quante pacche sulle spalle s'è preso), intanto siamo a circa 28°c e via in griglia per la tarda partenza delle 10.45.
Fà un caldo boia aumentato dall' ammassamento a orda di pinguini dei circa 1600 al via.
Lo starter spara e si va: dopo un Km circa già ci s'incrocia con la maratona, un' interminabile serpentone variopinto di popolo runners. Mantengo il mio ritmo nonostante oramai vicini ai 30°c, sacri i ristori e gli spugnaggi coi pazienti addetti volontari. Il rettifilo fino a Campodarsego è tutto esposto al sole e l'asfalto c'abbraccia con tutto il suo calore! Tanti i ritiri, è una mezza ma non va sottovalutata. Al 15° ormai Padova è vicina e macino il rush finale, gli ultimi 2Km sono in centro storico e le gambe volano al traguardo di Prato della Valle. Grondo litri di sudore come il mio solito, ma il Gatorade mi reintegra alla grande. Doccia, inforco la moto e via in sulla strada del ritorno. Sempre ottima organizzazione di Assindustria Padova e fornitissimo pacco gara: T-shirt tecnica Nike (che Paolo Albierolo dirà sicuramente incofrontabile con Under Harmour, Mizuno, Gore etc..etc...), una penna, post-it, sigillante fessure Fisher, gadgets vari, il tutto dentro una utile borsa ecologica di Alì Supermercati (che P.A. dirà inferiore rispetto quelle di Pam, Billa etc...etc...).
E questo è tutto, beh dai per la cronaca il my final time: 1h 43' 46", per gli amanti dei numeri, 310° su 1403 finisher (che P.A. dirà sicuramente...). Bye by Tritri."
TRIVELLATO GIULIANO
PADOAN NERIO TOMMASIN MASSIMO BOSCOLO SABRINA |
01:42:42
01:54:51 01:57:36 02:06:39 |
GF SELLE ITALIA - CERVIA 11/04/2010
Mauro, Massimiliano, Ettore, Alberto, Antonio, Mauro V. Gianni e Claudia hanno partecipato a questa interessante Gran Fondo Domenica 11 Aprile. Il tempo non proprio clemente alla partenza e qualche foratura di troppo hanno però in parte rovinato la festa...
VINCI MAURO
AMA' ALBERTO BOSCOLO MAURO FURLAN ETTORE BALDAN MASSIMILIANO VINCI ANTONIO |
02:54:49 (Short)
06:01:11 (Long) 06:13:36 (Long) 06:40:00 (Long) 07:30:00 (Long) 07:30:00 (Long) |
Maratonina dei Dogi 11/04/2010
Tappa quasi d'obbligo per molti dei nostri Delfini utile come preparazione in vista delle prossime gare che interesserà l'imminente stagione agonistica.
DE BEI MICHELE
FRANZOSO PAOLO RAVAGNAN DARIO GRIGUOLO LUCA DESTRO STEFANO TRIVELLATO GIULIANO FANTON DENIS GARDIN GIACOMO FONSATTI PIERGIORGIO BARONE FRANCESCO AINZU MARCO VINCI ANNAMARIA TOMMASIN MASSIMO PADOAN NERIO DORIA NICOLA LORENZETTI ALESSANDRA GIBIN DANIELE |
01:33:01
01:33:10 01:33:40 01:35:01 01:36:18 01:38:51 01:39:06 01:45:20 01:47:51 01:48:16 01:48:27 01:48:31 01:49:26 01:51:47 01:55:59 01:57:56 01:59:32 |
Maratona di Roma 21/03/2010
Di seguito l'atteso commento di Dario:
"Sabato 20 marzo ore 7.00: se il buon giorno si vede dal mattino ho un po’ paura per come potrebbe finire la giornata. Infatti la mia comincia con una bella banconota divorata dal distributore di carburante automatico. Esplodo subito sotto lo sguardo di mio padre che mi guarda consapevole che sarebbe inutile cercare di bloccare una supernova, meglio attendere che la mancanza di ossigeno la esaurisca; per l’occasione sfoggio un arsenale di imprecazioni da far impallidire uno Zanichelli. Ahimè! Forse sono un po’ teso per la gara? Mi trascino da qualche giorno una contrattura al polpaccio destro e i 42 km mi spaventano. Il problema distributore poi si risolve con l’intervento del proprietario appena arrivato, attirato dal mio vocalizio non proprio da festival. Una volta incontrati i miei compagni di viaggio Anna e Vito, partiamo alla volta di Padova, dove ci attende il treno per Roma. Il viaggio è sereno. Chiedo ad Anna se è sicura di essere venuta per fare la maratona o una puntata di “sex and the city”, visti la preparazione e il numero di valige. La prima classe è molto comoda, mi ci potrei abituare. Discutiamo sul misterioso spasimante che manda fiori alla Anna. Faccio qualche telefonata, ma non arrivo a capo di niente. Bah! Le ipotesi si sprecano.. In tre ore siamo a Roma e la capitale ci accoglie con un cielo nuvoloso, ma un clima mite: è ormai primavera e lo si respira. Dopo esserci sistemati in hotel e aver pranzato, andiamo a ritirare i pettorali. Scopro che siamo nella parte opposta della città, ma il metrò non ci deluderà: seguiamo la scia degli atleti che entra ed esce dall’Expo. Gli stand non sono male e così ci abbandoniamo a proposte tecniche e non… tra una scarpa e una maratona a Cuba, riusciamo ad uscire abbastanza indenni, solo un leggero senso di stordimento. Ma credo siano le luci e la qualità di ossigeno presente nell’aria. Si decide di passare il resto del pomeriggio e serata a Trastevere, ma cribbio! Quanto camminiamo. Vito ci fa un po’ da Cicerone, spiegandoci di locali e scorci (lui che ha solcato i palcoscenici di mezza Roma e ha conosciuto star di ogni genere). Io sono un po’ preoccupato dai chilometri che sto macinando e dalla mia povera gamba: comunque mi diverto. Ceniamo in una trattoria chiamata l’Obitorio che ben si addice al mio colorito insano: controllo solo che non mi sia rimasto un cartellino appeso all’alluce. Qui conosciamo dei turisti americani e Vito sfoggia tutto il suo arsenale, fa da mattatore e io e la Anna ci limitiamo a sfoggiare uno sguardo tra il vago e l’interessato: quello di certe soubrette che la sanno lunga. Finalmente decidiamo di rientrare in albergo: se penso che l’indomani devo correre per 42 km. mi vengono le vertigini. Stranamente mi addormento con facilità: d’alta parte è ormai mezzanotte. Alle 5.30, un tantino prima dell’orario previsto, vengo svegliato da un rumore d’acqua di non ben chiara provenienza. Poi scopro essere la Anna. Giustamente la ragazza decide di prepararsi con particolare cura alla gara. Dopo colazione finalmente arriviamo al luogo della partenza: il Colosseo ci accoglie, mi sento bene, un leone. Grazie al ritardo e ad una visita alla toilette degna del film Paranormal activity, scopriamo di avere circa 12 mila persone davanti alla partenza; non è confortante, ma la bellezza del paesaggio e della manifestazione a cui stiamo partecipando ci distrae positivamente dal problema. Finalmente si parte; è piuttosto difficoltoso muoversi; cerco di guadagnare spazio schivando a destra e sinistra, ma gli spazi sono piuttosto rari… Ahimè un po’ di tregua la trovo solo al terzo chilometro. Il tracciato si snoda tra vie famose e il Lungotevere: mi sento bene, forse è l’entusiasmo della manifestazione. Mi trovo al 18° km. senza accorgermene, trovo i palloncini delle 3,30, ma c’è troppa gente attorno che fa da tappo, manca l’aria, decido di andare un po’ più avanti, galoppo. Passiamo in una zona un po’ anonima e comincio a sentire un po’ il continuo saliscendi… ma in fondo mezza è già andata. Un tiepido sole fa capolino e mi fa pensare a quante poche volte è uscito negli ultimi giorni. Proseguo la mia corsa: sono ormai al 30° km e il mio polpaccio comincia a reclamare. Il suo pegno. Rallento, nella speranza di evitare il crampo in agguato. Scopro però che il rallentare mi crea problemi al ginocchio opposto. Inconsciamente devo aver dato più peso a sinistra per tutelare il polpaccio destro. Cavoli! Comincia la crisi, ma non mollo; al 35° km. il ginocchio è visibilmente gonfio: è il tendine rotuleo! I sampietrini sconnessi sembrano trappole, comincia l’agonia, ma piuttosto di ritirarmi striscio fino all’arrivo. Ironicamente penso al proverbio “di sera leoni di mattina c***”; in fondo è applicabile alla mia gara. Ripasso un po’ gli errori commessi: beh! Sembriamo un’allegra brigata. Mi conforta il fatto che non manca molto e che dal punto di vista paesaggistico sono nella fase più bella. Ho pure un’apparizione: niente santi questa volta, ma un regista famoso, Pupi Avati, sembra un po’ più magro, ma non mi sembra il caso di chiedere delucidazioni. Applico il metodo “Romano non de Roma ma de Marina”: 1’ di camminata, 3’ di corsa. Non so come, ma arrivo alla fine. Mi sento inguardabile, non corro più in maniera umana, sembro piuttosto un primate: ma chi se ne frega; sono arrivato!. L’arrivare è sempre un buon motivo per essere felici! Non ho nemmeno il tempo di realizzare che già devo ripartire per l’albergo. Il treno mi attende; domani si lavora. In albergo nemmeno ci raccontiamo un po’, siamo sfiniti, ma riusciamo a ridere. Mi faccio accompagnare al treno e partendo ci salutiamo come succede in molti film. Per fortuna che la mia valigia non è di cartone… Nel ritorno in treno trovo la forza di leggere e prepararmi per l’indomani, anche se devo dire che ho dei moti credo dovuti alla narcolessia.
Tirando le somme, direi che è stata una bella esperienza, tosta, ma bella. Ringrazio i miei compagni di viaggio, perché sono stati grandi ed hanno contribuito non poco alla positiva riuscita dell’avventura."
Dario Ravagnan
"Sabato 20 marzo ore 7.00: se il buon giorno si vede dal mattino ho un po’ paura per come potrebbe finire la giornata. Infatti la mia comincia con una bella banconota divorata dal distributore di carburante automatico. Esplodo subito sotto lo sguardo di mio padre che mi guarda consapevole che sarebbe inutile cercare di bloccare una supernova, meglio attendere che la mancanza di ossigeno la esaurisca; per l’occasione sfoggio un arsenale di imprecazioni da far impallidire uno Zanichelli. Ahimè! Forse sono un po’ teso per la gara? Mi trascino da qualche giorno una contrattura al polpaccio destro e i 42 km mi spaventano. Il problema distributore poi si risolve con l’intervento del proprietario appena arrivato, attirato dal mio vocalizio non proprio da festival. Una volta incontrati i miei compagni di viaggio Anna e Vito, partiamo alla volta di Padova, dove ci attende il treno per Roma. Il viaggio è sereno. Chiedo ad Anna se è sicura di essere venuta per fare la maratona o una puntata di “sex and the city”, visti la preparazione e il numero di valige. La prima classe è molto comoda, mi ci potrei abituare. Discutiamo sul misterioso spasimante che manda fiori alla Anna. Faccio qualche telefonata, ma non arrivo a capo di niente. Bah! Le ipotesi si sprecano.. In tre ore siamo a Roma e la capitale ci accoglie con un cielo nuvoloso, ma un clima mite: è ormai primavera e lo si respira. Dopo esserci sistemati in hotel e aver pranzato, andiamo a ritirare i pettorali. Scopro che siamo nella parte opposta della città, ma il metrò non ci deluderà: seguiamo la scia degli atleti che entra ed esce dall’Expo. Gli stand non sono male e così ci abbandoniamo a proposte tecniche e non… tra una scarpa e una maratona a Cuba, riusciamo ad uscire abbastanza indenni, solo un leggero senso di stordimento. Ma credo siano le luci e la qualità di ossigeno presente nell’aria. Si decide di passare il resto del pomeriggio e serata a Trastevere, ma cribbio! Quanto camminiamo. Vito ci fa un po’ da Cicerone, spiegandoci di locali e scorci (lui che ha solcato i palcoscenici di mezza Roma e ha conosciuto star di ogni genere). Io sono un po’ preoccupato dai chilometri che sto macinando e dalla mia povera gamba: comunque mi diverto. Ceniamo in una trattoria chiamata l’Obitorio che ben si addice al mio colorito insano: controllo solo che non mi sia rimasto un cartellino appeso all’alluce. Qui conosciamo dei turisti americani e Vito sfoggia tutto il suo arsenale, fa da mattatore e io e la Anna ci limitiamo a sfoggiare uno sguardo tra il vago e l’interessato: quello di certe soubrette che la sanno lunga. Finalmente decidiamo di rientrare in albergo: se penso che l’indomani devo correre per 42 km. mi vengono le vertigini. Stranamente mi addormento con facilità: d’alta parte è ormai mezzanotte. Alle 5.30, un tantino prima dell’orario previsto, vengo svegliato da un rumore d’acqua di non ben chiara provenienza. Poi scopro essere la Anna. Giustamente la ragazza decide di prepararsi con particolare cura alla gara. Dopo colazione finalmente arriviamo al luogo della partenza: il Colosseo ci accoglie, mi sento bene, un leone. Grazie al ritardo e ad una visita alla toilette degna del film Paranormal activity, scopriamo di avere circa 12 mila persone davanti alla partenza; non è confortante, ma la bellezza del paesaggio e della manifestazione a cui stiamo partecipando ci distrae positivamente dal problema. Finalmente si parte; è piuttosto difficoltoso muoversi; cerco di guadagnare spazio schivando a destra e sinistra, ma gli spazi sono piuttosto rari… Ahimè un po’ di tregua la trovo solo al terzo chilometro. Il tracciato si snoda tra vie famose e il Lungotevere: mi sento bene, forse è l’entusiasmo della manifestazione. Mi trovo al 18° km. senza accorgermene, trovo i palloncini delle 3,30, ma c’è troppa gente attorno che fa da tappo, manca l’aria, decido di andare un po’ più avanti, galoppo. Passiamo in una zona un po’ anonima e comincio a sentire un po’ il continuo saliscendi… ma in fondo mezza è già andata. Un tiepido sole fa capolino e mi fa pensare a quante poche volte è uscito negli ultimi giorni. Proseguo la mia corsa: sono ormai al 30° km e il mio polpaccio comincia a reclamare. Il suo pegno. Rallento, nella speranza di evitare il crampo in agguato. Scopro però che il rallentare mi crea problemi al ginocchio opposto. Inconsciamente devo aver dato più peso a sinistra per tutelare il polpaccio destro. Cavoli! Comincia la crisi, ma non mollo; al 35° km. il ginocchio è visibilmente gonfio: è il tendine rotuleo! I sampietrini sconnessi sembrano trappole, comincia l’agonia, ma piuttosto di ritirarmi striscio fino all’arrivo. Ironicamente penso al proverbio “di sera leoni di mattina c***”; in fondo è applicabile alla mia gara. Ripasso un po’ gli errori commessi: beh! Sembriamo un’allegra brigata. Mi conforta il fatto che non manca molto e che dal punto di vista paesaggistico sono nella fase più bella. Ho pure un’apparizione: niente santi questa volta, ma un regista famoso, Pupi Avati, sembra un po’ più magro, ma non mi sembra il caso di chiedere delucidazioni. Applico il metodo “Romano non de Roma ma de Marina”: 1’ di camminata, 3’ di corsa. Non so come, ma arrivo alla fine. Mi sento inguardabile, non corro più in maniera umana, sembro piuttosto un primate: ma chi se ne frega; sono arrivato!. L’arrivare è sempre un buon motivo per essere felici! Non ho nemmeno il tempo di realizzare che già devo ripartire per l’albergo. Il treno mi attende; domani si lavora. In albergo nemmeno ci raccontiamo un po’, siamo sfiniti, ma riusciamo a ridere. Mi faccio accompagnare al treno e partendo ci salutiamo come succede in molti film. Per fortuna che la mia valigia non è di cartone… Nel ritorno in treno trovo la forza di leggere e prepararmi per l’indomani, anche se devo dire che ho dei moti credo dovuti alla narcolessia.
Tirando le somme, direi che è stata una bella esperienza, tosta, ma bella. Ringrazio i miei compagni di viaggio, perché sono stati grandi ed hanno contribuito non poco alla positiva riuscita dell’avventura."
Dario Ravagnan
CONTE GIAMPIETRO
RAVAGNAN DARIO VINCI ANNAMARIA VINCI ANTONIO |
03:29:35
03:39:00 04:02:35 04:33:24 |
Riunione giovedì 18 marzo
Vi comunico che giovedi' 18 Marzo 2010 siamo tutti invitati dal nostro Sindaco per uno spritz presso il Ristorante Pizzeria "TOMATO" alle ore 19.30. Saranno presenti oltre al Sindaco, l'Assessore allo sport Pecchie Dott. Nicola, il vice Presidente della Regione Veneto Carlo Alberto Tesserin.
In seconda convocazione alle ore 21,00 presso l'ex Hotel Palace Vittoria nella sala gentilmente concessa dall'Agenzia Adriatica, riunione di Societa', come la precedente.
ORDINE DEL GIORNO
1.Organizzazione primo sprint di Andora circuito di sprint
2.coordinaziomne gruppo lavoro per 10° edizione triathlon di Chioggia
3.gare nazionali e programmazioni
4.Sponsorizzazioni
5.Interventi e manutenzioni campo gara e varie
6.allenamenti mirati nuoto bici e corsa in prospettiva gare anno ago 2010
In seconda convocazione alle ore 21,00 presso l'ex Hotel Palace Vittoria nella sala gentilmente concessa dall'Agenzia Adriatica, riunione di Societa', come la precedente.
ORDINE DEL GIORNO
1.Organizzazione primo sprint di Andora circuito di sprint
2.coordinaziomne gruppo lavoro per 10° edizione triathlon di Chioggia
3.gare nazionali e programmazioni
4.Sponsorizzazioni
5.Interventi e manutenzioni campo gara e varie
6.allenamenti mirati nuoto bici e corsa in prospettiva gare anno ago 2010
Treviso Marathon 14/03/2010
Ben si sono comportati a Treviso i nostri atleti. Da segnalare la super prova di Massimiliano (che è quasi ritornato ai suoi livelli), l'ottimo Gianni, il diesel Lucio e l'unica nostra donna a Treviso Alessandra. Complimenti a tutti!
BALDAN MASSIMILIANO
CAVALLARIN GIANNI GIBIN MASSIMO PERINI LUCIO PADOAN NERIO TOMMASIN MASSIMO TRIVELLATO GIULIANO LORENZETTI ALESSANDRA VINCI MAURO |
03:06:12
03:30:03 03:45:46 03:53:40 03:59:51 04:03:56 04:11:28 04:17:32 04:53.49 |
Prima gara della stagione: Duathlon Arcugnano 07/03/2010
"Nella splendida cornice del comune di Arcugnano si è svolta oggi, per la prima volta nella storia del triathlon, la gara di duathlon sprint valevole come prima tappa dell'ormai collaudato e rivisitato circuito del nordest.
L'ottima organizzazione della Padova nuoto triathlon non ha deluso le aspettative. Atleti e volontari si sono prodigati in tutto e per tutto per la buona riuscita dell'evento sopportando anche più freddo di quanto ne possano aver sopportato i vari atleti presenti ai nastri di partenza. Consegna pacchi gara, cronometraggio a cura del sempre professionale "winning time" e strade segnalate alla perfezione. Ma veniamo ai momenti salienti della gara. La giornata di certo non lasciava presagire nulla di buono e la bora pungente si faceva sentire ma i vari Hofer, Cigana, Cauz e le due giovani Giussani e Santimaria hanno regalato momenti di grande spettacolo al pubblico presente nonostante il freddo. Partenza dalla piazza principale con due giri di 2.5 km di corsa susseguiti da 20 spettacolari km di bici che si snodavano attorno al lago di Fimon in un susseguirsi continuo di saliscendi fino ad arrivare alla temutissima salita di 2 km che toccava punte al 9% di pendenza.. Naturalmente il tutto condito da quel sempre fastidiosissimo vento che ci ha accompagnato per tutta la gara non solo nella frazione ciclistica, ma anche nella frazione podistica con delle vere e proprie folate... I giochi si son decisi quasi da subito con una partenza a ritmi davvero elevati ma la gara è stata portata a termine comunque da tutti i partenti.
La AS Delfino - Triathlon Chioggia per l'occasione schierava ai nastri di partenza nove atleti, di cui 3 alla prima esperienza, Gibbin, Scarpa e Tommasin, che si sono ben comportati chiudendo con tempi che definirei "ottimi" per la difficoltà della gara e per le avverse condizioni metereologiche.. Valanghe di premi nel finire per i primi 5 uomini e le prime 5 donne classificati, il GPM Rathioparm per il primo uomo e la prima donna, estrazioni per tutti i presenti e premio finale, un telaio offerto dalla rinomata Fondriest. Docce calde che oggi sono state un vero e proprio toccasana, buffet e pasta party per tutti! Ottima prova per testare il livello di preparazione..
Arrivederci alle prossime gare e appuntamento, per i seguaci del circuito del "nordest", al 2 di maggio con il triathlon sprint a cronometro individuale e a squadre nello storico scenario del Lido di Venezia." - Claudia
"Giornata decisamente fredda per gli atleti della AS Delfino Triathlon Chioggia, che hanno deciso in nove di sfidare il vento gelido dei monti berici nel vicentino, per la prima gara ufficiale dell'anno: I° duathlon citta di Arcugnano.
Albiero, Cavallarin, Barone, Fonsatti, Gardin e Sfriso Claudia e gli esordienti Gibbin Daniele, Scarpa Cristina e infine Tommasin Massimo. Loro si sono comportati bene malgrado la gara dura sia per la temperatura sia per il percorso ciclistico alquanto impegnativo: salita di 2.5 km senza un minimo di piano per poter recuperare e discesa pericolosa con curve a gomito dove il vento faceva la sua parte; comunque nuova esperienza per tutti, per la prima volta il "duathlon".
Nel complesso gara organizzata bene, circa 190 partecipanti con volti noti elite ed age group organizzata dalla societa' Padova triathlon.
Pacco gara soddisfacente e soprattutto il ritrovo di tanti amici e atleti che ogni anno sono alla nostra gara di Chioggia.
Sono soddisfatto e felice di concorrere e partecipare alle gare con i ragazzi della nostra squadra sempre piacevoli compagni di viaggio e di "humor". Troviamo sempre il modo per farci notare e all'arrivo il tifo per la nostra squadra e' sempre altissimo.
Complimenti a Cristina, Massimo e Daniele per aver superato questa prima prova: il loro palpabile entusiasmo ci ha contagiati ... bravi !!!!!
Grazie ragazzi siamo sempre i migliori....." Paolo
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Verona HalfMarathon 21/02/2010
Una gradevole giornata di sole accoglie il debutto, anche se "solo" di corsa, per parecchi atleti del Triathlon Chioggia nel 2010.
Qualche errore nel cronometraggio, ma la giornata è di festa per tutti
BOSCOLO MAURO
FURLAN ETTORE BALDAN MASSIMILIANO AMA' ALBERTO CONTE GIANPIERO RAVAGNAN DARIO CAVALLARIN GIANNI GIBBIN MASSIMO DE BEI MICHELE DESTRO STEFANO GRIGUOLO LUCA VINCI ANTONIO TRIVELLATO GIULIANO BARONE FRANCESCO PENZO MARCO FANTON DENIS PADOAN NERIO TOMMASIN MASSIMO AINZU MARCO PENZO ALESSANDRO FONSATTI PIERGIORGIO VINCI ANNAMARIA LORENZETTI ALESSANDRA SFRISO CLAUDIA BOSCOLO SABRINA ALBIERO PAOLO DORIA NICOLA SCARPA CRISTINA |
01.27.29
01.29.12 01.29.36 01.30.37 01.31.57 01.32.29 01.33.46 01.34.22 01.35.23 01.38.44 01.40.20 01.41.20 01.41.52 01.43.09 01.43.40 01.47.12 01.48.50 01.52.27 01.52.41 01.54.15 01.54.39 01.54.42 01.58.13 02:03:17 02:03:17 02:05:59 02:06:31 02:06:47 |
Buon Anno a tutti, anche da chi va a nuotare... 01/01/2010
Il 1 gennaio si fanno gli auguri di rito di buon anno a tutti... Ma c'è chi invece sfida le condizioni climatiche e fa il bagno!!
Quest'anno Mauro e Massimiliano hanno deciso di buon ora di andare a Jesolo per unirsi al gruppo di quelli che la mattina del primo gennaio vanno a fare un tuffo di buon auspicio nel mare Adriatico.
Questo ci conferma alcune cose che sospettavamo :
- Fare l'Ironman fa male!
- Se qualcuno per scherzo ti propone un'avventura particolare, non ascoltarlo
Buon Anno a tutti!!